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04 Set 2018
Un Decreto per Genova, a quasi un mese dal tragico crollo del Ponte Morandi, si impone. Sarebbe un segnale forte ai mercati e alle imprese che lavorano nel porto più importante del nostro Paese, un porto che genera 90.000 posti di lavoro e oltre 5 miliardi l'anno di entrate per lo Stato.
Un Decreto in cui si parli della nomina del Commissario Toti cui affidare la regia e il coordinamento delle iniziative, si parli dei rimborsi alle aziende danneggiate direttamente e indirettamente, di forti incentivi alle aziende di trasporto per utilizzare il trasporto su rotaia invece che la gomma, riduzioni delle tasse portuali, della urgenza di ricostruire il nuovo ponte, affrontando a parte le gravi responsabilità e le penali da pagare.
Così il Presidente di Saimare Genova, Mino Giachino, che come modello suggerisce di usare ad esempio il Decreto Legge che Andreotti e Donat-Cattin, due fuoriclasse della politica, elaborarono in occasione del tragico alluvione che nell'Agosto 1978 colpi la Val d'Ossola.