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10 Set 2018

Treni merci da Vado all’ex Cobra di Mondovì: dalle Ferrovie sì al Piano

MONDOVI_RETROPORTO_VADO_MERCI

 

Mondovì punta a diventare il retroporto di Vado per stoccaggio e trasformazione delle merci in arrivo.

 

Le Ferrovie sono pronte a collegare la Stazione di Mondovì con l’ex area Cobra, che punta a diventare il polo logistico del nuovo porto di Vado Ligure. Parola dell’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, che l’ha annunciato al convegno organizzato dalla Camera di commercio per fare il punto sulle opportunità che il nuovo scalo, uno dei più imponenti di tutto il Mediterraneo, apre al Cuneese.


«Ma dovete essere voi a cogliere l’occasione», ha aggiunto l’assessore. E che i cuneesi debbano mettersi al lavoro per non «perdere il treno in corsa» lo hanno ribadito molti degli interventi che si sono succeduti nell’incontro voluto dal presidente dell’ente camerale, Ferruccio Dardanello, che da sempre vede nel Monregalese «il retroterra naturale del porto di Vado».

 

Concorrenza ai grandi porti del Nord Europa

 

A cominciare da Paolo Cornetto, amministratore delegato di «Apm terminals», la società sino-danese che sta costruendo l’infrastruttura sulla riviera di Ponente, destinata a far concorrenza ai grandi porti del Nord Europa, soprattutto negli scambi con il Far East, sfruttando il fattore tempo: «Sbarcare le merci a Vado vuol dire risparmiare cinque o sei giorni rispetto a chi dal Canale di Suez fa rotta verso Rotterdam e Anversa, cioè il 64% delle merci scambiate tra Europa e Far East. Il nuovo porto, operativo dalla fine del 2019, ha tutto per competere, compresa un’automazione molto spinta».

 

«La quarta destinazione»

 

Per ora nei piani della società le merci saranno destinate a muoversi verso tre direzioni: Rivalta (sede di una delle tre società di logistica della Regione Piemonte),

 

Milano e Padova

 

«Ma Mondovì può diventare tranquillamente la quarta destinazione, sfruttando la linea ferroviaria che, via San Giuseppe di Cairo, raggiunge Torino. Senza dubbio l’operazione Lannutti sull’ex area Cobra va in questa direzione: Mondovì può essere uno Shuttle per il Piemonte», ha aggiunto Cornetto, rivolto ai rappresentanti del mondo imprenditoriale riuniti nella sala d’onore della Camera di commercio.

 

«Raccogliere la sfida»

 

Dardanello è convinto che il «Cuneese saprà raccogliere la sfida, aprendo un nuovo filone di sviluppo», da affiancare a quello manifatturiero, che ha contribuito a fare della provincia un modello economico studiato anche dalle università.

 

A Mondovì si stima di creare migliaia di posti di lavoro, non solo per lo stoccaggio delle merci nell’ex area Cobra acquistata dall’imprenditore Lannutti – uno dei big italiani dei trasporti -, ma anche per la trasformazione delle merci in arrivo. Come ha consigliato Osvaldo Bagnasco, numero uno di Mercitalia, la società di logistica di Fs, che ha detto come «occorra copiare il modello Rotterdam, dove sulle banchine del porto ci sono le aziende per la trasformazione delle merci». E ancora: «È questo il valore aggiunto della logistica. Scaricare e caricare gli scatoloni non rende».

 

Che Mondovì possa avere un ruolo nel futuro della logistica piemontese è convinto anche Luca Remmert, presidente di Finpiemonte partecipazioni, che sta lavorando per creare una subholding che riunisca le tre società partecipate dalla Regione nel settore: Sito di Orbassano, Cim di Novara e Terminal Europa di Rivalta Scrivia. In un futuro che non può essere troppo lontano potrebbe aggiungersi una quarta «stella»: Mondovì.

 

 

Fonte: LA STAMPA - CUNEO

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