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15 Ott 2018

Travolto dal Tir, due a processo per mancata formazione

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Secondo il PM Violate le norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

 

Era stato investito dal collega che nell’approssimarsi a parcheggiare l’autoarticolato nel piazzale interno allo stabilimento durante la retromarcia non si era accorto della sua presenza proprio nel punto dov’era in corso la manovra. A causa dell’impatto l’uomo, Ivica Kelava, 60 anni, originario della Bosnia Erzegovina, residente a Zagabria, aveva riportato una frattura al perone della gamba destra, prognosi di 40 giorni. Era il 19 dicembre 2014, al termine del lavoro nell’azienda di autotrasporto Gandolfo Srl, situata in via Kugy, a Gorizia. 

Lo scorso martedì 2 ottobre, al Tribunale goriziano è iniziato il processo davanti al giudice monocratico Concetta Bonasia. Chiamati a rispondere del reato di lesioni personali colpose in cooperazione sono Dejan Ubavic, 41 anni, di origini serbe, nonché l’amministratore unico della ditta di autotrasporto, Elena Velicogna, goriziana di 66 anni, entrambi residenti a Gorizia. 

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, quel giorno Kelava, autotrenista di terzo livello, aveva parcheggiato il proprio autoarticolato allontanandosi dal piazzale aziendale. Salvo tornare mezz’ora dopo poiché aveva dimenticato gli effetti personali all’interno del mezzo pesante. Recuperati i propri oggetti, nell’accingersi ad andarsene a bordo della sua auto era stato travolto dal collega che, sopraggiunto nel frattempo per parcheggiare a sua volta il proprio autoarticolato, stava eseguendo la retromarcia. 

L’amministratore unico della ditta, secondo la pubblica accusa rappresentata dal pm Valentina Bossi, avrebbe violato le norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Di mezzo ci sono le regole in ordine alla tutela e alla formazione professionale specifica, comprendendo le conoscenze linguistiche. 

Il pubblico ministero Valentina Bossi ritiene che non sarebbe stata assicurata una formazione sufficiente e adeguata ai due dipendenti, in riferimento ai rischi legati alle mansioni e ai possibili danni e conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore di appartenenza dell’azienda. E ancora, che non sarebbero state adottate le precauzioni necessarie alla tutela dell’integrità fisica del lavoratore infortunato. C’è poi un ulteriore aspetto, facendo riferimento all’articolo 18 del decreto legislativo 81 del 2008 - che disciplina gli obblighi del datore di lavoro e del dirigente -: si tratta della mancata nomina del medico di sorveglianza sanitaria, come dispone la normativa.


Ad Ubavic viene contestata evidentemente la modalità di conduzione dell’autoarticolato durante la manovra di parcheggio, non essendosi accertato o comunque non avendo notato nel piazzale della ditta la presenza del collega che, invece, ha investito. 

 

 

Fonte: IL PICCOLO

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