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04 Giu 2019
I treni merci e quelli dell’ «autostrada viaggiante» bypasseranno Novara e saranno collegati direttamente alla stazione del Boschetto. È un progetto da 80 milioni quello che è stato confermato al sottosegretario al Ministero del Lavoro, Davide Crippa, dai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana.
«Ho avuto conferma dalla dirigenza di RFI che il progetto del cosiddetto baffo ferroviario che unirà l’area di Vignale alla zona del Boschetto di Sant’Agabio è stato presentato, finanziato ed è prevista la sua realizzazione entro il 2025. Un’opera importante porterà i treni merci che da decenni dividono la città in due fuori dal centro abitato. Ciò comporta, oltre al venir meno di un disagio importante derivante da variazioni di viabilità e rumori (circostanze che hanno portato negli anni scorsi anche alla creazione di un comitato cittadino), allo spostamento fuori città del traffico di merci pericolose».
Il «baffo» sarà un tratto di ferrovia che dovrà essere costruito ex novo e inizierà a Nord della città, nella frazione di Vignale, dove arriva la linea Novara-Domodossola, passerà sotto l’autostrada Torino-Milano e la linea dell’alta velocità e si collegherà allo scalo merci del Boschetto. In questo modo 17 coppie di treni merci al giorno eviteranno di intrecciarsi con le linee ferroviarie passeggeri; potranno usufruire del nuovo raccordo anche i convogli dell’autostrada viaggiante, quelli che trasportano i camion. «Un’opera come questa - continua Crippa - introdurrà inoltre la possibilità di usufruire da parte dei centri di logistica e trasporto merci dei “treni lunghi”. Il Boschetto diventerà strategico».
La nuova bretella merci permetterà di potenziare il traffico merci proveniente dalla Svizzera e dall’Ossola, Domodossola e Luino. «È un’opera fondamentale per lo sviluppo del territorio - aggiunge il sindaco Alessandro Canelli - e nasce da un accordo che era stato siglato dal Comune, insieme a Ministero, Regione e Provincia con le Ferrovie, già nel 2004. La città è al centro dei due grandi nodi ferroviari merci europei, gli assi Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam, e ha bisogno di infrastrutture adeguate per diventare l’incrocio della logistica, che in questi anni ha già avuto un grande sviluppo in città».
Fonte: LA STAMPA