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17 Lug 2019

Trasporta persone sul pianale dell'autocarro in A14: nei guai il conducente

TRASPORTATORE_NEI_GUAI

 

Ritirata la carta di circolazione e applicato il fermo del veicolo per un mese.

 

Nell’ambito dei servizi Ministeriali predisposti annualmente in concomitanza con l’esodo estivo, finalizzati a un attento controllo alla circolazione delle merci e delle persone in occasione dell’incentivarsi del flusso veicolare nelle grandi arterie e nella rete autostradale, la Sezione Polizia Stradale, diretta dal Commissario Capo, il Dottor Tommaso Vecchio, nella giornata di venerdì 12 luglio, ha posto in essere un dispositivo attuato in maniera congiunta dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria.

 

Nell’intensa attività di controllo svoltasi all’ingresso del casello autostradale di Civitanova Marche, che fin dalle prime ore del pomeriggio ha consentito di procedere alla verifica dei documenti di mezzi e persone e sanzionare le molteplici violazioni riscontrate al Codice della Strada, è incappato anche un autocarro intestato a una azienda agricola abruzzese. Il cui conducente, nonché proprietario dell’azienda in questione, trasportava sul cassone del mezzo, insieme al materiale specifico della propria attività, alcune persone sdraiate sul pianale.

 

L’azzardata e pericolosissima condotta (trasporto di persone distese su cassone scoperto, non protette da appositi sistemi e circolante in autostrada) è stata giustificata come momentanea soluzione per raggiungere l’area di servizio dove, una volta sostituito l’abbigliamento da lavoro con capi puliti, tutti i trasportati avrebbero occupato l’interno della cabina.

 

Trattandosi di un veicolo autorizzato al solo trasporto merci, al conducente sono state elevate contravvenzioni attinenti il trasporto improprio di passeggeri. Gli stessi infatti non erano assicurati da appositi sistemi di ritenuta ed era mancante l'autorizzazione al trasporto di persone. Al proprietario del mezzo è stata ritirata la carta di circolazione e applicato il fermo del veicolo per un mese.

 

Sono state avviate anche le indagini mirate all’accertamento della regolarità della posizione lavorativa dei soggetti rinvenuti all’interno del cassone.

 

Non è escluso che oltre all’esborso di circa 2000 euro per il pagamento delle varie infrazioni, il proprietario dell’azienda non incorra in addebiti penalmente rilevanti.

 

 

Fonte: PICCHIO.NEWS

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