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16 Set 2019
“Un meccanismo fraudolento” messo in atto grazie ad “altre aziende compiacenti”. Lo scrive in una nota la Guardia di finanza che, attraverso il Nucleo di polizia tributaria, ha scoperto un giro di fatture false per un importo di quasi cinque milioni di euro. Le due società che emettevano i documenti taroccati hanno sede nel Nord Italia; sono invece sarde le due imprese che se ne avvantaggivano, entrambe operative a Capoterra nel settore del trasporto merci.
Nel dettaglio delle cifre, le fatture false emesse ammontano a 4.823.827 euro, ciò che ha comportato un mancato versamento dell’Iva pari a 1.060.440 euro. Stando alla ricostruzione delle Fiamme gialle, questo giro di “operazioni inesistenti” serviva “per abbattere gli utili derivanti dall’esercizio della propria attività d’impresa”. Di qui la “simulazione di rapporti di sub-appaltato con lo scopo di giustificare i costi mai sostenuti”.
I titolari delle società interessate alle verifiche della Finanza sono stati segnalati alla Procura di Cagliari. Due le ipotesi di reato: emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e occultamento di documenti contabili obbligatori. Quattro gli anni di imposta oggetto delle verifiche: le false fatture sono state emesse tra il 2014 e il 2017.
Fonte: SARDINIAPOST