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01 Ott 2019

Sciopero autostrade: nuovo stop il 13 e 14 ottobre

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Incrociano le braccia gli addetti ai caselli autostradali della rete italiana.

 

Attenzione: sciopero autostrade il 13 e 14 ottobre. Che fa seguito allo sciopero del 25 e 26 agosto. E a quello del 4 e del 5 agosto. Infatti, per il rinnovo del contratto di settore, incrociano le braccia gli addetti ai caselli autostradali della rete italiana. Il contatto nazionale è scaduto da nove mesi, e i casellanti cercano di dare un’accelerata alla trattativa.

 

SCIOPERO: TRATTATIVA INTERROTTA


Le sigle sindacali che hanno partecipato al tavolo (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl) sono sul piede di guerra. Le trattative fra le sigle e i gestori autostradali si sono interrotte per un motivo semplice: alcune associazioni che rappresentano le concessionarie della rete autostradale non intendono inserire la clausola sociale nel nuovo contratto. Invece, la clausola sociale è fondamentale secondo le sigle: garantisce ai lavoratori sia livello occupazionale sia il livello di retribuzione in caso di cambio di concessionaria. Significa che, se un casellante lavora prima per un gestore e poi per un altro, comunque il suo stipendio resta identico, non scende. Di qui, lo sciopero autostrade il 13 e 14 ottobre.

 

PROBLEMA DI FONDO


Di base c’è una questione delicata: le concessioni. Ossia i contratti (le convenzioni) che legano gestori a Stato, proprietario della rete. A spingere forte per rivedere le concessioni c’è il M5S, forza di governo, sia dello scorso esecutivo sia di questo. In particolare, è il grillino Luigi Di Maio a pressare. Ha nel mirino soprattutto Autostrade per l’Italia, dopo il crollo del ponte Morandi e lo scandalo dei viadotti non controllati, che hanno portato alle dimissioni Giovanni Castellucci, ora ex amministratore delegato di Aspi. Molte convenzioni sono scadute e in via di rinnovo, col coinvolgimento di 4.000 dipendenti. Altre convenzioni rischiano di essere annullate per inadempienze: secondo il M5S, molti gestori investono poco in sicurezza stradale e manutenzione, ottenendo in cambio profitti stellari non giustificati, tramite continui aumenti di pedaggi.

 

SCIOPERO: QUALI CONSEGUENZE


Con lo sciopero delle autostrade il 13 e 14 ottobre, cosa cambia per l’automobilista? Primo: chiuderanno i caselli gestiti dal personale e con pagamenti in contanti. Chi vuole saldare il debito, deve farlo ai i caselli automatizzati: con carta di credito o con Telepass. Secondo: occhio alle code. Meno caselli significa attese più lunghe, è bene saperlo. Comunque, presso le stazioni interessate dai principali flussi di traffico, verrà rafforzata la disponibilità di personale dedicato ai servizi di viabilità.

 

 

Fonte: SICURAUTO.IT

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