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11 Ott 2019
GIACHINO: di fronte alla ridiscussione della Gronda, Il mondo delle Infrastrutture, dei trasporti e della logistica avrebbe bisogno di un movimento di opinione trasversale che superi le lentezze della politica e dei Governi nell’interesse del Paese. Il Paese non può perdere il vento a favore delle Infrastrutture nato il 10 Novembre 2018 a Torino.
La ridiscussione della Gronda di Genova, un’opera fondamentale per l’economia del Nord perché a servizio del primo sistema portuale italiano e del sistema economico e manifatturiero del Nord pone il tema della gravissima lentezza dell’Italia nella realizzazione delle infrastrutture.
A parte il periodo fortunato 1956-64, otto anni nei quali si costruirono l’Autostrada del Sole, i Trafori autostradali alpini del S. Bernardo e del Monte Bianco, per costruire l’Alta Velocità ferroviaria sono occorsi quasi vent’anni. L’unica grande opera negli anni duemila è stato il Passante di Mestre, un’opera che ha ridotto tempi di viaggio e che ha diminuito intasamento del traffico e inquinamento.
Per la Tav siamo stati bloccati decenni e abbiamo dovuto organizzare ben 3 grandi Manifestazioni di piazza per salvarla e sbloccarla e spaccare la maggioranza di Governo nel voto in Senato del 7.8.2018. Come ha detto il Presidente CIRIO la Società Civile ha fatto ciò che non ha fatto la politica. Come dissi dal palco del 10 Novembre 2018 a Torino:” il vento per le infrastrutture è cambiato”.
Non possiamo arretrare ne va dell’interesse del Paese.
Ora si ridiscute la Gronda, così come discussioni ci saranno per proseguire l’Alta Velocità verso Venezia e Trieste.
La Confcommercio ha stimato che la carenza di infrastrutture abbia fatto perdere al nostro Paese 150 miliardi di PIL negli ultimi vent’anni.
Perdita di PIL, di competitività e di lavoro. Un delitto grave.
Occorre recuperare la lezione di De Gasperi che parlava dei politici che pensano alle prossime elezioni e gli statisti che pensavano alle nuove generazioni. Per noi SITAV la TAV veniva prima dei nostri partiti del cuore.
Il Paese deve ritornare a crescere subito e un modo concreto è quello di sbloccare le infrastrutture di trasporto che generano altro sviluppo come la Gronda, la Nuova Diga a Genova, la Asti-Cuneo, la Tangenziale di Bologna etc.
Il Paese avrebbe bisogno di un Movimento di opinione trasversale che veda insieme il mondo delle infrastrutture, dei lavori pubblici, dei trasporti e della logistica. Settori che valgono il 20% del PIL italiano, mondi che non hanno alcun peso nelle decisioni politiche.
Un Movimento che parli di infrastrutture e di trasporti.
Primo obiettivo una norma che salvi le infrastrutture deliberate dal cambiar dei Governi. Una volta decise e approvate le Infrastrutture strategiche la loro realizzazione non saranno più messe in discussione e la loro esecuzione sarà a cura di una apposita Autorità.
Il Paese da vent’anni è fermo. In questi vent’anni hanno governato tutti, Destra e sinistra e la somma come diceva il Principe De Curtis da un risultato bassissimo e il Paese si è impoverito.
La maggiore possibilità di rilancio del Paese passa dagli investimenti nelle infrastrutture di trasporto perché sono le opere che danno le migliori ricadute in tutti i settori della economia e dell’ambiente.
Ovviamente il nostro primo impegno sarà quello di convocare la Società Civile a favore della Gronda di Genova.
Mino GIACHINO.