17 Ott 2019

Nuova barriera dell'Anas supera il crash con mezzo pesante

 

 

Gli ingegneri dell'Anas hanno progettato una nuova barriera spartitraffico centrale in calcestruzzo che promette di essere molto più resistente agli urti rispetto a quelle attualmente in dotazione. Si chiama National dynamic barrier (Ndb) e ha superato egregiamente un crash test impegnativo, eseguito presso il Csi, Centro di certificazione e analisi comportamentale di Bollate (MI).

Doppio impatto. La barriera ha sopportato senza scomporsi l'impatto consecutivo di un'auto (900 kg) lanciata a 100 km/h e di un mezzo pesante 38 tonnellate a una velocità di 65 km/h, entrambi con un angolo d'urto di 20°. Tutte queste prove sono propedeutiche all'ottenimento della necessaria marchiatura CE.

 

Più sicurezza meno spazio. La novità di questa nuova barriera è il W2, ossia il "punteggio" relativo al massimo spostamento ottento durante i test. Un traguardo importante che dimostra anche che è in grado di resistere a due eventi incidentali contemporanei o immediatamente successivi, ipotesi che, seppur poco probabile, èpur sempre possibile. La maggior parte delle barriere attualmente presenti sulla rete viaria hanno una margine di spostamento, in caso d'urto, di 2,80 metri (W5), una larghezza decisamente eccessiva considerando gli spazi ristretti di molte statali del nostro Paese. Nella nuova National dynamic barrier, invece, la larghezza operativa e la deflessione dinamica sono di soli 80 cm (W2), caratteristica che oltre a migliorare la sicurezza consente di installarla questo tipo di struttura anche in spazi ristretti. 

 

Anche connessa. All'interno della barriera è stata realizzata una cavità interna per il passaggio di cavi che saranno in grado di allertare le sale operative di controllo, in tempo reale, dell'eventuale danneggiamento a causa di incidente. Ciò permetterà di inviare immediatamente i soccorsi, di ripristinare la circolazione e di segnalare il pericolo agli altri utenti che sopraggiungono.

 

 

Fonte: TUTTOTRASPORTI