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02 Dic 2019

I nuovi carburanti piacciono soprattutto al trasporto merci

CAMION_IDROGENO

 

Sono ancora rare le auto a idrogeno o a Gnl mentre decollano i mezzi pesanti.

 

Le nuove tecnologie dei trasporti piacciono soprattutto per le flotte: in senso figurato (le flotte di camion o di autobus) e in senso letterale (le navi). Per questo motivo sono più avanti nell’idrogeno e nel metano liquido i luoghi in cui ci sono snodi di logistica e grandi porti.

 

Ma quando si parla di idrogeno o di altri prodotti energetici innovativi è indispensabile la disponibilità di un’area industriale collegata al mondo della petrolchimica o dell’energia.

 

E infatti è in prima linea nei progetti di nuove tecnologie energetiche il sistema portuale lagunare veneto con Venezia e Chioggia, che unisce una raffineria e un polo petrolchimico con le grandi direttrici internazionali assicurate dai corridoi ferroviari europei est-ovest e con la connessione del Brennero innestati su un porto fra i primi del Mediterraneo, da un aeroporto di primo livello, dal collegamento con le autostrade. Non a caso il Porto di Venezia, guidato dal presidente Pino Musolino, sta avviando un piano per spostare verso il metano liquido (e verso l’idrogeno che se ne può ricavare) l’alimentazione delle navi e dei mezzi terrestri. In buona vista in Italia sono anche Livorno, Priolo-Siracusa, Ravenna.

 

Qualche numero per dare la dimensione del mercato dei mezzi alimentati con carburanti innovativi. Quest’anno (dati aggiornati a ottobre) sono state immatricolate numero 7 vetture a idrogeno, cioè 5 Hyundai Nexo e 2 Toyota Mirai. Più generoso il mercato dei mezzi pesanti, i camion oltre le 3,5 tonnellate, con 20 esemplari venduti in ottobre contro i 14 immatricolati in Italia nel mese di settembre.

 

Ben diversi i numeri di un’altra motorizzazione purtroppo ancora elitaria, cioè le auto elettriche, che nel mese di ottobre hanno rilevato 939 immatricolazioni (lo 0,6% del mercato dell’auto) con acquisti frenetici per la Smart Fortwo (407 esemplari) seguita dalla Nissan Leaf (96 pezzi).

Lo spostamento più forte ma meno visibile è però quello che sta accadendo con le navi. Ormai tutte le navi di nuova concezione hanno una motorizzazione ibrida le cui eliche sono mosse da motori elettrici. In sala macchine invece del motore per la propulsione ci sono i generatori.

 

Per esempio la compagnia di navigazione Msc ha deciso di investire 5 miliardi di euro su una nuova nave da crociera che funzionerà con celle a combustibile. Il metano liquido sarà usato per ottenere idrogeno che, nelle celle a combustibile, genererà l’elettricità necessaria alla nave.

 

 

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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