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13 Feb 2020

Sull’asse Brebemi un nuovo gigante della logistica con l’ipotesi scalo merci

Brebemi_un_nuovo_gigante_della_logistica

 

A Cortenuova il progetto di un grande gruppo, il sindaco incontra i mediatori immobiliari.

 

Un centro intermodale a Cortenuova che possa ospitare anche lo scalo merci, che se ne andrà da Bergamo. È la proposta arrivata nei giorni scorsi in municipio, dove il sindaco Gian Mario Gatta ha incontrato una società di intermediazione. L’effetto Brebemi continua ad accendere l’interesse sulla Bassa bergamasca del settore logistico con una vera e propria corsa ad accaparrarsi le aree di maggior dimensione nel raggio dei caselli dell’autostrada. Cortenuova è proprio uno degli epicentri di questo arrembaggio delle logistiche.

 

«Abbiamo avuto un incontro — spiega il primo cittadino — con una società di intermediazione che si è fatta avanti in rappresentanza di un gruppo multinazionale. Rispetto a qualche mese fa quando si erano presentati con l’idea di un intervento logistico mastodontico da più di 700 mila metri quadrati ora la loro richiesta si è definita meglio riducendosi anche di dimensioni. L’intervento occuperebbe circa 350 mila metri quadrati e avrebbe come obiettivo la realizzazione di un centro intermodale per lo scambio delle merci gomma-ferro, utilizzando i vecchi binari presenti nella zona a servizio un tempo delle acciaierie. Proprio per questo sarebbero in grado di ricomprendere nel loro progetto anche il nuovo scalo merci».

 

Da tempo, infatti, lo scalo merci è alla ricerca di una nuova sede perché quella attuale, nella zona ferroviaria del capoluogo, è in procinto di essere dismessa. L’area nel mirino della multinazionale è quella situata tra le ex acciaierie e la frazione di Santa Maria del Sasso. «Si tratta di circa un milione di metri quadrati — precisa Gatta — che il Ptpc, il documento urbanistico della Provincia, già da anni destina a infrastrutture logistiche ma nel nostro piano di governo del territorio invece è ancora terreno agricolo. Per questo prima di qualunque considerazione abbiamo chiesto che venga protocollata in municipio una proposta concreta. Su quella base faremo valutazioni verificando soprattutto gli impatti in termini di traffico e inquinamento».

 

Intanto sempre in quella zona, a fianco dell’ex centro commerciale, Cortenuova attende per oggi dalla Regione il via libera definitivo a un altro grande intervento: il nuovo centro distributivo per il Nord Italia della catena di discount Md. Si tratta di 370 mila metri quadrati in cui, con un investimento da 150 milioni di euro, sorgeranno capannoni alti 32 metri. A Cortenuova possiede un’area anche Italtrans, 47 mila metri quadrati acquistati due anni fa dalla Bcc Oglio e Serio, per i quali però al momento non sono stati presentati progetti sulla futura destinazione. La società logistica di Calcinate è stata la più attiva nella Bassa. Nel giugno scorso ha inaugurato il maxi polo di Calcio, 360 mila metri quadrati per un investimento di 150 milioni di euro facendo partire in contemporanea i cantieri per un nuovo insediamento acquisendo 4 dei 5 lotti di un’area di espansione produttiva ferma da anni. In termini di superfici si tratta di 139 mila metri quadrati su cui è in ultimazione un capannone da 62 mila. Un cantiere che però potrebbe riaprire perché la società ha acquisito anche l’ultimo lotto di terreno e starebbe progettando subito un potenziamento del nuovo polo logistico.

 

Area già recintata e sbancata dallo sviluppatore Lcp in attesa di autorizzazioni regionali all’ex Cascinone di Cividate al Piano: 183 mila metri quadrati che con un investimento di 150 milioni di euro vedranno la costruzione di un capannone a tre piani alto 10 metri per 85 mila metri quadrati. Qui troverà sede un centro di smistamento di un gigante dell’e-commerce. In fase di ultimazione a Fara Olivana è poi il nuovo polo logistico nazionale del gruppo Magris, con un maxicapannone da 21 mila metri quadrati al centro di un’area da 50 mila metri quadrati, mentre sono già aperti e funzionanti i due poli logistici di Casirate, dove nell’ex area Eni si sono insediati Amazon e Finiper.

 

 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA - BERGAMO

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