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17 Mar 2020
"Se non si garantisce una vera semplificazione della filiera logistica, il rischio è che lacciuoli burocratici e amministrativi impediscano alle merci di arrivare per tempo dove devono essere distribuite e che gli scaffali dei supermercati restino vuoti". Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi lancia l'allarme: l'eccesso di burocrazia diventa un peso intollerabile nella situazione di emergenza determinata dal Coronavirus.
"La Cina sta ripartendo, ma gli altri due grandi partner commerciali dell'Italia, Europa e Usa stanno chiudendo - premette Botta -. C'è il serio rischio di una diminuzione della produzione mondiale perché gli stabilimenti subiscono bruschi rallentamenti e di conseguenza arriva meno merce: se poi questa merce viene distribuita con ulteriore lentezza è chiaro che il sistema va in cortocircuito". a merce arriva e parte dal porto di Genova come dagli altri scali italiani, tutti operativi, ma i terminal funzionano a ritmo rallentato per seguire le corrette misure di sicurezza, dal rispetto delle distanze alle sanificazioni, i trasporti terrestri ne subiscono le ripercussioni e inoltre fanno i conti con i Paesi che hanno chiuso le frontiere. "In un quadro così difficile - riprende Botta -. Dopo il Dpcm economico ci vorrebbe un Dpcm semplificazione con un taglio netto alla burocrazia nella logistica, per garantire scorte e approvvigionamenti adeguati. La filiera è già rallentata e decimata, non può reggere il peso della burocrazia dei tempi normali". Leggi tutta la notizia
Fonte: ANSA