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17 Apr 2020

Cascetta (RAM): ''Impossibile qualunque previsione per un decennio''

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Ennio Cascetta, Amministratore Unico di Rete Autostrade Mediterranee.

 

L’Amministratore Unico di Rete Autostrade Mediterranee (RAM) Spa, società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un articolo circa le prospettive economiche del Paese pubblicato su Il Sole 24 Ore e ripreso da Ferpress, ha provato – ma apparentemente senza trovare soluzione alcuna – a fare le carte al futuro prossimo venturo.

 

“Oggi è impossibile prevedere andamenti di import, export, turismo non solo per l’anno prossimo ma per il prossimo decennio, né l’andamento dei traffici e dei fabbisogni logistici conseguenti. Gli andamenti passati non aiutano a prevedere il futuro: possiamo dire che siamo di fronte alla ‘Grande Incertezza’, parafrasando il titolo del famoso film di Sorrentino” è il mesto incipit dell’articolo nel quale Cascetta compie un’analisi della logistica in relazione alla situazione creatasi con la pandemia.

 

“L’impatto molto forte del Covid-19 sull’economia mondiale e ovviamente su quella italiana deve trovare logistica e trasporti pronti a sostenere la ripresa economica e sociale del nostro Paese” spiega colui che dal 1986 è il Professore Ordinario di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto presso l’Università Federico II di Napoli, ricordando l’andamento passato: negli ultimi dieci anni, nonostante la sostanziale stagnazione del PIL, in Italia si è assistito ad una enorme crescita dell’export ( + 44.7%), dell’import (+ 27,8%), della produzione industriale (+ 18%), oltre che del turismo internazionale (+ 53,7%) e dell’e-commerce (+ 300%).

 

“Tali trasformazioni strutturali hanno causato il decoupling del trasporto sia per le merci che per i passeggeri, ossia una crescita sostenuta dei traffici  con tutte le modalità di trasporto a fronte della sostanziale staticità del PIL. Questo quadro risulta oggi completamente stravolto, e per affrontare ad occhi aperti la nuova situazione è necessario un cambiamento di metodo: monitoraggio assiduo dei principali indicatori economici e delle componenti del traffico e aggiornamento continuo delle politiche dei trasporti, per cui bisogna passare dai Piani ai Processi di pianificazione”. 

 

Certamente non può parlare senza cognizione di causa uno che è stato coordinatore scientifico per la redazione del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e per due anni coordinatore della Struttura tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’Alta Sorveglianza presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 

Per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, l’esperto docente ricorda che la programmazione nazionale ha previsto investimenti per 200 miliardi, in gran parte disponibili come competenza nel bilancio dello Stato.

 

“La disponibilità teorica di risorse non ha avuto riscontro nella spesa effettiva e nelle realizzazioni infrastrutturali per diverse ragioni; è il momento di dare una spinta decisa ad un programma nazionale di investimenti di lungo periodo che avrebbe anche una evidente funzione anticiclica e ad alta intensità di occupazione, evitando tuttavia errori del passato: un’accelerazione di opere senza una visione di sistema e senza obiettivi chiari su cosa lasciare alle prossime generazioni”. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: SHIP2SHORE

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