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17 Apr 2020

Amazon consegnerà anche beni non essenziali

AMAZON_CONSEGNE_BENI_NON_ESSENZIALI

 

Amazon assumerà altri 175 mila addetti per far fronte all’aumento degli ordini.

 

ROMA - Amazon, il colosso statunitense delle vendite in rete, assumerà altri 175 mila addetti per far fronte all’aumento degli ordini e autorizza le spedizioni di prodotti non essenziali da parte dei venditori terzi che operano sulla sua piattaforma. Lo rende noto il Wall Street Journal, precisando che da questa settimana Amazon acconsentirà ai venditori terzi che costituiscono il 58% del totale delle vendite Amazon, di riprendere a spedire sulla sua piattaforma prodotti non essenziali per soddisfare l’accresciuta domanda dei suoi consumatori.

 

Il mese scorso, spiega il Wsj, Amazon aveva ordinato ai propri magazzini di dare la priorità di spedizione agli articoli ritenuti essenziali durante l’epidemia di coronavirus, come i prodotti per la pulizia, gli articoli sanitari e gli alimentari. Di conseguenza il gruppo aveva smesso di accettare spedizioni di prodotti non essenziali, causando forti disordini per l’esercito di venditori terzi che opera dalla sua piattaforma.

 

A partire da questa settimana, fanno sapere fonti vicine ad Amazon, i venditori di articoli non correlati alla salute, al benessere e alla pulizia potranno inviare alla stessa Amazon i loro inventari e la società s’impegna ad inviare i prodotti, a patto che nei suoi magazzini ci sia spazio per garantire la spedizione dei beni essenziali: «Entro questa settimana - spiegano da Amazon, confermando di fatto questo piano - consentiremo la partenza di più prodotti dai nostri centri logistici. La quantità di questi prodotti - precisa il portavoce - sarà limitata in modo da consentirci di continuare a stabilire le nostro priorità negli invii e proteggere i dipendenti, garantendo al contempo che la maggior parte dei nostri partner di vendita possano spedire le merci dalle nostre strutture».

 

Amazon, durante la chiusra delle attività produttive negli Usa, è stata inondata da ordini, e la sua rete di magazzini ha faticato a tenere il passo nella consegna, tanto che anche le spedizioni della clientela Prime, che in precedenza avveniva in un giorno o anche meno, è stata ritardata, scivolando in alcune città fino a un mese. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: THE MEDI TELEGRAPH

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