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15 Giu 2020
Sono stati assegnati al Consorzio Stabile Grandi Lavori e alla società belga Dradging International - a cui sono associati Fincosit, R.C.M. Costruzioni, Technital, SISPI e F&M Ingegneria - i lavori della prima fase del progetto ‘Ravenna Port Hub’ per un valore di 235 milioni di euro. La Commissione incaricata di esaminare e valutare le due offerte pervenute (l’altra era del Consorzio Stabile SIS) in seduta pubblica ha dato conto dei punteggi della parte tecnica e successivamente ha proceduto all’apertura delle buste (elettroniche) dell’offerta economica contenenti i ribassi su tempo e prezzo.
Delle varie opere previste, quella più imponente è l’escavo da 5 milioni di metri cubi, che ‘assorbe’ 198 milioni di euro dei 235 complessivi e che porterà i fondali dello scalo ad una profondità di 12,5 metri. Gli altri lavori riguardano il rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e la realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 metri in Penisola Trattaroli dove sorgerà, tra l’altro, il nuovo terminal container. Il completamento del progetto consentirà anche la realizzazione di aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari, aree direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali ferroviari merci e al sistema autostradale.
“Espletate le verifiche di legge e trascorsi i termini che la normativa prevede per eventuali ricorsi, si potrà procedere alla stipula del contratto, alla progettazione esecutiva ed avviare i cantieri ragionevolmente per la fine dell’anno”, fa sapere una note dell’AdSP del Mare Adriatico centro-settentrionale presieduta da Daniele Rossi. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE