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10 Ago 2020

Enel sbarca nella logistica

ENEL_LOGISTICS

 

Riconvertirà aree dismesse a depositi doganali per container.

 

Enel vuole diventare a tutti gli effetti anche un operatore logistico. Da sola, o in partnership con altri. «Al fine di realizzare una rete di depositi doganali nelle aree delle centrali elettriche secondo i principi dell'economia circolare», hanno infatti spiegato dalla società guidata da Francesco Starace. «Enel ha appena costituito una società per il recupero e la riconversione di aree e strutture inutilizzate in Italia, adiacenti alle centrali elettriche vicine a luoghi strategici come porti, aeroporti e interporti. Il tutto al fine di destinarle a deposito doganale per la logistica, la movimentazione e lo stoccaggio di merci». I primi due siti pilota potrebbero essere operativi a inizio 2021 nelle aree della centrale Eugenio Montale a La Spezia e all'interno del sito della centrale Marzocco a Livorno. I depositi doganali consentirebbero di «sospendere l'imposizione tributaria delle merci in importazione, in attesa del trasporto e della consegna a destinazione finale. Ciò permette di effettuare lo stoccaggio, la manutenzione e la riparazione dei container oltre alle attività di distribuzione e smistamento e all'eventuale trasformazione in loco delle merci.

 

Denominata Enel Logistics, la società appena costituita vuole proporsi come partner logistico per tutti i soggetti (aziende, player logistici, operatori portuali) che hanno la necessità di movimentare e gestire volumi in import ed export beneficiando anche dei vantaggi fiscali derivanti dal deposito doganale. «Enel Logistics è aperta a collaborazioni con operatori di settore», hanno poi aggiunto da Enel. «Oltre a Spezia e Livorno, le prime due centrali da cui dovrebbe partire il progetto dei depositi doganali, è in corso l'analisi di ulteriori aree di proprietà Enel, sia in ambito portuale che retroportuale, che potrebbero essere inserite progressivamente nel progetto a beneficio delle comunità in cui da anni operiamo». Enel Logistics ha poi spiegato che i nuovi depositi «possono contribuire a migliorare l'infrastruttura logistica del Paese diventando hub dove svolgere non solo attività di consolidamento e deconsolidamento dei container e logistica di magazzino, ma anche attività di perfezionamento attivo ad alto valore aggiunto in sinergia con le migliori realtà dei territori che ospitano i nostri siti»

La diversificazione di Enel nella logistica ha già iniziato a far discutere, specie a La Spezia. «Se il disegno di Enel fosse quello di rendere libere delle aree da destinare a uso logistico, previa intesa col Comune, se ne potrebbe discutere», ha dichiarato Alessandro Laghezza, vertice dell'omonimo gruppo logistico nonché presidente dell'associazione di categoria Confetra Liguria. «Considero non corretta l'opzione di fare l'operatore logistico ed entrare nel settore, diventando di fatto un nostro competitor». Per poi rincarare la dose aggiungendo: «Sarebbe un'entrata a gamba tesa in un settore d'attività che francamente vedo poco coerente con la vocazione del gruppo, oltretutto dalla spiccata connotazione pubblica. Da quello che Enel ha scritto sembra voglia fare il terminalista, cosa che mi sembra fuori dalla sua mission». Leggi tutta la notizia

 

Fonte: MF MILANO FINANZA

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