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15 Mar 2021
Erano nascosti in un casolare - a suo tempo sequestrato alla famiglia dei Di Giovanni, coinvolta in un vasto giro di usura, estorsione e riciclaggio - nelle campagne del novarese, e stavano preparando una rapina. Un vero e proprio ‘gruppo di fuoco’ formato da sette persone, tutte originarie di Cerignola, in provincia di Foggia. Li hanno arrestati tutti questa notte i poliziotti del Servizio Centrale Operativo di Roma, delle Squadra Mobili di Novara, Bari e Foggia e del Compartimento Polizia Stradale Puglia, che hanno fatto irruzione all’interno nella cascina, nel territorio del comune di Sillavengo.
L’operazione – che è stata illustrata questa mattina in Questura a Novara nel corso di una conferenza stampa - è scattata dopo che da giorni era stato notato un andirivieni di vetture lungo le strade abitualmente percorse dai camion provenienti da aziende di trasporto della zona, dando l’impressione di controllare il movimento e i percorsi dei camion carichi di merci.
Sono stati così effettuato controlli più approfonditi, che hanno rilevato come due delle auto sospette fossero in uso a due persone originarie, rispettivamente, di Cerignola e Bari con numerosi precedenti in materia di armi e rapine a mano armata in danno di camion e furgoni portavalori.
Condividendo le informazioni e i sospetti con le Squadre Mobili di Bari e Foggia, e con il Compartimento Polizia Stradale “Puglia”, da anni impegnate nel contrasto al fenomeno criminale degli assalti armati ai camion, gli uomini e le donne della Questura di Novara decidevano di fare irruzione nella cascina sospetta.
L’operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo di Roma, è stata messa in atto la notte scorsa: circa 50 uomini della Squadra Mobile di Novara con i colleghi pugliesi sono entrati nel fabbricato, trovando sette persone che stavano trascorrendo la notte nel garage del casolare, dormendo sui sedili di alcune autovetture, di cui due sono risultate rubate solo il giorno prima in provincia di Novara sul territorio novarese.
Alla vista dei poliziotti, tre malviventi hanno tentato di fuggire nascondendosi tra i cespugli: due sono stati subito individuati grazie ai visori notturni di ultima generazione in dotazione alla Questura di Novara; il terzo è stato tradito dal suono del cellulare ed è stato quindi scovato e bloccato.
Uno degli uomini bloccati nel covo aveva con sé il figlio ventenne, incensurato. I poliziotti hanno ritrovato due pistole pronte a sparare e con matricola abrasa, due grossi dispositivi jammer a lungo raggio, utilizzati negli assalti ai camion per oscurare il segnale degli antifurto GPS montati sui mezzi che trasportano merci di valore. Nella cascina c’erano anche due grossi barattoli con chiodi tricuspidi, utilizzati nel corso degli assalti su strada per bloccare il passaggio delle auto delle Forze dell’Ordine. Sequestrate anche una serie di radio ricetrasmittenti sintonizzati sulle frequenze della Polizia.
I sette sono stati arrestati per detenzione di armi clandestine da sparo, ed indagati per installazione di apparecchiature atte ad impedire comunicazioni telegrafiche o telefoniche e ricettazione delle auto rubate.
Fonte: INFO VERCELLI24