08 Nov 2021

Draghi chiude UIRnet, la palla passa a RAM

 

Nelle intenzioni del Governo la Piattaforma Logistica Nazionale dovrà essere sviluppata in coerenza con i tempi previsti dal PNRR.

 

Dopo 16 anni di stop&go, elargizioni pubbliche a pioggia e un progetto mai veramente decollato, è servito l’intervento del premier Mario Draghi per chiudere definitivamente l’esperienza con UIRnet – poi diventata digITAlog – per la realizzazione della Piattaforma Logistica Nazionale.

 

La decisione del capo del Governo è contenuta nell’articolo 30 di un decreto legge intitolato “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. All’interno del testo, vengono trasferite al MIMS (Ministero delle Infrastrutture della Mobilità Sostenibili) le funzioni di soggetto attuatore della Piattaforma, precedentemente in capo proprio a UIRnet.

 

Tutte le convenzioni precedentemente sottoscritte con la società di diritto pubblico “ove non scadute, cesseranno alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”, mentre entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso (cioè da ieri, domenica 7 novembre) sarà compito dello stesso dicastero di Porta Pia provvedere “all’accertamento e all’erogazione al precedente soggetto attuatore dei contributi eventualmente ancora dovuti in relazione alle attività specificamente previste dalle convenzioni stipulate”. Sarà invece compito di UIRnet, nel medesimo arco temporale, “mettere a disposizione del MIMS tutto quanto realizzato o in corso di realizzazione in attuazione delle convenzioni”.

 

La palla adesso, più che ministero guidato da Enrico Giovannini, passa a Rete Autostrade Mediterranee (RAM), presieduta da Zeno D’Agostino, numero uno dell’AdSP del Mare Adriatico Orientale (porto di Trieste). Per attuare quanto previsto, RAM potrà assumere a tempo indeterminato 19 persone (non con la qualifica di dirigenti), “con comprovata esperienza in materia di logistica e di logistica digitale”, e beneficiare di 58mila euro per il 2021 e 700mila euro annui a decorrere dal 2022. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: SHIP2SHORE