Green Logistics Experience

26 Lug 2022

Fedespedi Giovani – ''Green Logistics Experience''

 

Intervista ad Armando Borriello - Presidente Fedespedi Giovani.

 

Cosa sta facendo la sua associazione per un trasporto ed una logistica sostenibile?

 

Accompagnare le imprese in un processo di transizione che richiede come mai prima di ora un ripensamento strutturale del modo di fare business è stato lo spirito con cui Fedespedi, Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali, ha intrapreso il proprio percorso di lavoro sulla sostenibilità ambientale.

 

In particolare, il Past President Silvia Moretto ha individuato in Fedespedi Giovani - che ho l’onere di guidare dal 2019 - il gruppo di lavoro di riferimento di questa partita che tanto si gioca su competenze trasversali (oltre che tecniche), capacità di visione, spirito di innovazione, apertura alle nuove tecnologie: tutte caratteristiche ben presenti nel nostro organo di rappresentanza giovanile.

 

Nel dopo pandemia l’attenzione di istituzioni, stakeholder, imprese rispetto alla transizione green ha acquisito un’accelerazione straordinaria, stimolata dalle riflessioni nate nel quadro del Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tale accelerazione ha riguardato direttamente anche il nostro settore e la categoria delle imprese di spedizioni: l’industria logistica è, infatti, tra i settori protagonisti del Fit for 55 Package, il pacchetto normativo presentato dalla Commissione Europea a luglio 2021 che mira al raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni inquinanti entro il 2030, e di cui seguiamo l’evoluzione e l’applicazione tramite la nostra federazione europea CLECAT.

 

In questo contesto, come Fedespedi Giovani abbiamo iniziato ad interrogarci sul ruolo che le imprese di spedizione possono giocare nella transizione green dell’industria logistica e sulle modalità attraverso cui supportare le imprese in questo percorso. Abbiamo ritenuto necessario innanzitutto ripartire dalle imprese, che sono la linfa della Federazione: da una parte abbiamo raccolto da loro input e necessità di supporto, dall’altra abbiamo conosciuto best practices e soluzioni innovative. In secondo luogo, ci siamo messi in dialogo con interlocutori esperti in materia nella consapevolezza che un approccio scientifico fosse imprescindibile per evitare di cadere nel rischio ‘greenwashing’.

 

In questo senso ci tengo a sottolineare che entro la fine dell’anno sarà finalizzato il nuovo standard internazionale ISO 14083 per la misurazione delle emissioni di gas a effetto serra per le attività di trasporto merci, un lavoro che coinvolge – tra autorevoli stakeholder e attori –  il CLECAT e l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano che abbiamo avuto il piacere di ospitare al Convegno organizzato a maggio scorso a Venezia per la celebrazione del 75° anniversario della Federazione. La definizione dello standard internazionale ISO segnerà un importante cambio di passo perché fornirà un sistema di misurazione riconosciuto a livello globale, utile a comparare in modo scientifico soluzioni innovative e progressi in termini di impatto ambientale di aziende e organizzazioni che già oggi investono in sistemi di riduzione della propria impronta ecologica. Con riferimento a questo, si inserisce il lavoro di un altro polo universitario di eccellenza per il settore, l’Università LIUC Carlo Cattaneo, di cui seguiamo da vicino i lavori: il neocostituito Green Transition Hub ha, infatti, lo scopo di mappare e catalogare le best practices diffuse a livello aziendale per riconoscerne i punti di forza e le potenzialità e favorire lo scambio tra realtà d’impresa.

 

Oltre a questo, come Fedespedi Giovani abbiamo ritenuto opportuno scegliere e puntare su una soluzione tecnologica che fosse strategica per l’attività delle imprese di spedizioni per proporla alle imprese associate. È nata così la collaborazione tra Fedespedi e Cargo Start, provider tecnologico, che gestisce una piattaforma di misurazione delle emissioni per tutte le modalità di trasporto (Carbon Care). Crediamo, infatti, che investire in nuove risorse tecnologiche e nei processi di digitalizzazione sia lo strumento principale per lo sviluppo di strategie di sostenibilità concrete e orientate al business per chi, come le nostre imprese, fornisce essenzialmente servizi.

 

Cosa chiede ai suoi associati per un trasporto ed una logistica sostenibile?

 

In una partita sfidante come è quella della sostenibilità ambientale, il gioco di squadra è tutto. Per questo, il primo passo che abbiamo mosso come Fedespedi Giovani a novembre del 2020 è stata la firma della Carta di Padova, un documento di valori condivisi sulla sostenibilità a tutto tondo del settore logistico, promosso da Sos-Logistica e sottoscritto da altre 12 tra associazioni di categoria e organizzazioni del nostro settore. Con questo abbiamo voluto prenderci un impegno ad affrontare con serietà il tema della sostenibilità e dare un segno di unità del nostro mondo rispetto alle sfide cui siamo chiamati. Con questo spirito, abbiamo attivato i progetti e le collaborazioni di cui dicevo per potenziare competenze e risorse che le imprese associate possono spendere nei processi di selezione dei fornitori e nella sensibilizzazione delle imprese clienti.  All’industria produttiva chiediamo, dunque, di affidarsi alle imprese di spedizioni per strutturare soluzioni di trasporto internazionale sostenibile, coinvolgendole come consulenti della pianificazione delle proprie catene di fornitura in import e in export per renderle sempre più efficienti e green.

 

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