Green Logistics Experience

21 Feb 2023

ROLFO – ''Green Logistics Experience''

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Intervista a Paolo Di Sotto - Industrial Operations & Supply Chain Director Rolfo spa.

 

Cosa sta facendo la sua azienda per un trasporto ed una logistica sostenibile?

 

ROLFO è da sempre attenta ai temi di sostenibilità ambientale ancor prima che la decarbonizzazione dei trasporti diventasse un obiettivo prioritario nella programmazione europea. Il nostro pay off del resto non lascia dubbi in merito: We Transport Sustanability consapevoli che la mobilità è responsabile di circa il 25% delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) dell’Ue.  La strada è tracciata in maniera chiara con il “Sustainable and Smart Mobility Strategy”, che definisce la roadmap di obiettivi da raggiungere nei prossimi decenni e il primo ed ambizioso step è quello del Green Deal 2030, passa necessariamente anche attraverso azioni concrete che diminuiscano l’impatto ambientale del nostro settore.

 

Rolfo traduce tutto questo con R.S.P. che è il nostro programma “Rolfo Sustenability Plan”, il programma interno coinvolge tutti i dipartimenti aziendali consapevoli che occorre partire dalla fase di progettazione del prodotto/processo/impianto nell’ottica di ridurre l'impatto ambientale ed energetico proprio, del suo ciclo produttivo, delle attrezzature necessarie per produrlo e mantenerlo in efficienza, e con attenzione particolare allo smaltimento.

 

Alcuni esempi concreti presenti e in fase di sviluppo.

 

Sul prodotto abbiamo investito molto in provvedimenti atti a prevenire pollulation, come distributori capaci di gestire contropressioni decisamente più alte del reale fabbisogno per evitare il fenomeno del “oil leakage”, oppure abbiamo co sviluppato tubazione flessibili in P.F.U. che riciclano il 70% della plastica dagli pneumatici usati. Certamente però sul prodotto la parte più importante è la collaborazione con un grosso Truck Maker Europeo con il quale stiamo sviluppando una bisarca completamente elettrica pronta ad entrare sul mercato già dal 2024.

 

Sul Processo un esempio su tutti è quello logistico sul quale per tutte le forniture far est vengono già schedulate in ottica di saturazione dei camion e/o container  a discapito del working capital, oggi si sta lavorando per esempio al progetto di spostare tutto l’inbound da D.A.P. (delivery at point) ad EX.W.(ex work) , standardizzando 4 tipologie di contenitori che ci aiuteranno a saturare i mezzi e a impostare un milk run, o perché no l’ausilio di piattaforme Smart Eco Transport di truck Sharing.

 

Sulla parte di impianti dalle soluzioni più banali come le lampade a led fino sistemi di post bruciatura dei fumi che praticamente azzerano le emissioni in area ben al di sotto di quanto previsto dalla legge. Quest’anno abbiamo a Capex due investimenti importanti il primo è un impianto fotovoltaico da 500MW/h e una centrale per il controllo da remoto del termo riscaldamento che da solo ci abbatterà i consumi del 30%.

 

Ancora, Car Policy che predilige solo auto ibride elettriche e dove non attuabile car list “chiuse”, ovvero caratterizzate da modelli scelti dall’azienda in un range di veicoli con valori di CO2 contenuti. Nel nostro caso 120 g/km.

 

Cosa chiede ai suoi partner per un trasporto ed una logistica sostenibile?

 

Gli ambiziosi obiettivi passeranno attraverso il coinvolgimento di tutti noi.

 

Nel nostro Vendors Management Q.C.D.T.E. (quality,cost,delivery,technology ed enviroment) ben il 7% del peso è dato dalle certificazioni green, ma questo non basta. Abbiamo coinvolto tutti i nostri fornitori in un progetto di digitalizzazione dei documenti cartacei che al momento è applicato solo le aree dei magazzini ma che presto coinvolgerà molti più processi.

 

Abbiamo bisogno di sviluppare nuovi prodotti sostenibili sia come impatto sull’ambiente sia economicamente, come abbiamo fatto con le tubazioni flessibili.

 

Il raggiungimento del “Sustainable and Smart Mobility Strategy”, non sarà un risultato casuale o dato dallo sforzo di pochi players, passerà inevitabilmente dallo sforzo profuso di tutti gli stakeholder del nostro bellissimo pianeta. Abbiamo bisogno di ripensare completamente al nostro modo di soddisfare le esigenze di mercato e il cliente finale deve capire che il costo del mondo green che si sta creando deve essere condiviso per il bene di tutti.

 

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