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13 Mag 2025

Veicoli commerciali leggeri: ad aprile nono calo consecutivo del mercato

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Immatricolazioni in calo, elettrici ancora marginali, emissioni CO₂ sopra la media UE.

 

Il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri ha chiuso il mese di aprile 2025 con una flessione dell’8,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le immatricolazioni si sono fermate a 15.140 unità, contro le 16.473 di aprile 2024. Il primo quadrimestre dell’anno conferma il trend negativo, con un totale di 62.859 veicoli immatricolati, in calo del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il comparto appare in affanno, tra rallentamento della domanda, ritardi nella transizione ecologica e carenza di misure strutturali di sostegno.

 

Elettrici in crescita ma ancora marginali nella transizione

 

La diffusione di veicoli a basse o zero emissioni rimane limitata nel segmento dei veicoli commerciali leggeri. Ad aprile, la quota dei BEV ha raggiunto il 3,4%, in crescita rispetto all’1,4% dello stesso mese del 2024, ma sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente. Più significativa, seppur ancora contenuta, la presenza degli ibridi, che hanno raggiunto il 9% di quota mensile. La lentezza nella penetrazione dell’elettrico è legata anche alla mancanza di un’infrastruttura di ricarica capillare, soprattutto per le esigenze del trasporto professionale.

 

Emissioni CO₂: l’Italia ancora sopra la media UE

 

Dal punto di vista ambientale, il settore resta lontano dagli obiettivi fissati a livello europeo. Nei primi quattro mesi del 2025, le emissioni medie di CO₂ dei veicoli commerciali leggeri in Italia si sono attestate a 189,5 g/km, ben al di sopra del target UE di 153,9 g/km previsto per il periodo 2025–2029. A fine 2023, il dato italiano era di 190 g/km, superiore del 5,1% rispetto alla media europea. Il divario è ancora più marcato nel comparto vetture, dove le emissioni italiane superavano del 12,3% quelle dell’Unione.

 

UNRAE: bene la flessibilità UE, ma servono misure urgenti

 

Secondo Michele Crisci, presidente dell’UNRAE, l’approvazione del nuovo sistema di calcolo triennale delle emissioni da parte dell’UE rappresenta un passo avanti, ma non basta. Crisci sottolinea come sia necessario accelerare la transizione energetica con misure tempestive e concrete. Tra queste, una riforma della fiscalità coerente con gli obiettivi europei, lo sviluppo di infrastrutture di ricarica per veicoli commerciali e l’introduzione di un credito d’imposta al 50% per chi investe in colonnine fast sopra i 70 kW nel triennio 2025–2027.

 

Un parco veicoli ancora troppo anziano

 

Un altro elemento critico resta il forte invecchiamento del parco circolante. Alla fine del 2024, oltre il 37% dei veicoli commerciali leggeri circolanti in Italia risultava ante Euro 4, con una media di oltre 19 anni di anzianità. Una situazione che ostacola la sicurezza stradale e aggrava l’impatto ambientale. Secondo l’UNRAE, i circa 100 milioni di euro residui dei precedenti programmi di incentivazione dovrebbero essere subito riallocati per agevolare la rottamazione e il rinnovo del parco veicoli, oggi urgente.

 

Quadro di mercato: sofferenza trasversale tra i canali di vendita

 

Ad aprile 2025, quasi tutti i canali di vendita hanno registrato andamenti negativi. Il noleggio a lungo termine ha perso quota, scendendo al 31%, penalizzato dal calo delle società Top, mentre le Captive hanno mostrato una performance migliore. Anche il noleggio a breve termine ha subito un forte rallentamento, perdendo oltre un terzo dei volumi. I privati hanno registrato una contrazione inferiore alla media di mercato, aumentando leggermente la loro quota. Unico segnale positivo proviene dalle auto-immatricolazioni, in crescita del 3,8%.

 

Alimentazioni: il diesel domina, ma arretra

 

Il diesel continua a essere la motorizzazione dominante, con una quota dell’80,8%, in calo rispetto all’anno precedente. Le alimentazioni alternative restano marginali: il benzina è al 4%, il GPL al 2,3% e il metano si ferma allo 0,1%. I veicoli ibridi plug-in si attestano allo 0,4%, mentre gli elettrici BEV raggiungono il 3,4%. Gli ibridi nel complesso coprono il 9% del mercato. La lenta evoluzione delle motorizzazioni riflette l’assenza di un contesto normativo e infrastrutturale favorevole alla decarbonizzazione del trasporto leggero.

 

Emissioni in calo, ma resta il gap con l’Europa

 

Ad aprile 2025, la CO₂ media ponderata per i veicoli commerciali leggeri italiani è scesa a 188,8 g/km, in calo del 3,5% rispetto ad aprile 2024. Nei primi quattro mesi dell’anno, la riduzione è stata del 2,5%. Nonostante il miglioramento, il livello delle emissioni resta superiore a quello richiesto dall’UE, a conferma della necessità di accelerare gli interventi sul settore.

 

Fonte: UNRAE

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