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19 Mag 2025
BRUXELLES – Al Parlamento europeo si è tenuto l’incontro organizzato da CNA Fita, in collaborazione con l’Ufficio CNA di Bruxelles, per richiamare l’attenzione delle istituzioni europee sulle sfide del settore autotrasporto. L’evento, dal titolo “Il mestiere dell’autotrasportatore nel nuovo scenario europeo”, ha messo al centro del dibattito il futuro delle micro, piccole e medie imprese del trasporto su gomma, spesso dimenticate nelle politiche comunitarie.
Nell’occasione è stato anche presentato il libro “Autotrasportatore. Antropologia di un mestiere”, curato da Tito Menzani, che celebra i 50 anni di CNA Fita e racconta l’evoluzione del trasporto merci e persone in Italia.
Un appello per il futuro del trasporto su gomma
Durante l’incontro, introdotto da Elisa Vitella, responsabile dell’Ufficio CNA a Bruxelles, si è discusso della necessità di politiche europee più vicine alle PMI del trasporto. Vitella ha evidenziato come l’insufficienza infrastrutturale ostacoli la transizione ecologica del settore, così come la mancanza di misure adeguate a incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
Il presidente nazionale di CNA Fita, Patrizio Ricci, ha sottolineato le difficoltà quotidiane affrontate dalle imprese del settore: costi del carburante insostenibili, carenza di conducenti, concorrenza sleale e necessità urgente di rinnovo del parco mezzi. «L’autotrasportatore tiene in piedi l’economia reale – ha dichiarato – ma oggi ha bisogno di strumenti concreti per affrontare la transizione ecologica e digitale».
Le proposte di CNA Fita: sostenibilità e dignità del mestiere
CNA Fita ha chiesto che l’UE investa in infrastrutture funzionali, come aree di sosta sicure e corridoi verdi, per favorire il trasporto sostenibile. È stata inoltre sollecitata l’attuazione uniforme del Pacchetto Mobilità in tutti i Paesi membri per garantire una concorrenza leale.
Matteo Ricci, vicepresidente della Commissione TRAN del Parlamento Ue, ha ribadito l’urgenza di affrontare due criticità strutturali: la mancanza di autisti qualificati e il rischio che la transizione ecologica si trasformi in un fardello per le imprese più piccole. Ha chiesto misure concrete per sostenere l'adozione di biocarburanti, idrogeno e soluzioni a basse emissioni senza penalizzare le PMI.
L'intervento europeo: nuove politiche per il settore
Nel corso della tavola rotonda moderata da Matteo Fabbri (CNA Fita), con interventi delle Commissioni ENVI, TRAN, REGI e della DG MOVE, è emersa la necessità di una visione europea che tenga conto della diversità del tessuto imprenditoriale del trasporto, fatto soprattutto di piccole aziende.
Marco Digioia, segretario generale di UETR, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di rendere la professione dell’autotrasportatore più attrattiva per le nuove generazioni, con migliori condizioni lavorative, salari equi e una narrazione sociale più valorizzante del mestiere.
Dall’incontro è emersa con forza la richiesta di un piano strutturale europeo di investimenti nel settore autotrasporti, simile al PNRR, che destini risorse a infrastrutture moderne, decarbonizzazione e supporto alla competitività delle imprese. CNA Fita ha ribadito che il settore vuole essere protagonista della transizione, ma ha bisogno di strumenti concreti, accessibili e realistici per non essere lasciato indietro.
FONTE: CNA FITA