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27 Mag 2025
MILANO – Il settore del cargo aereo in Italia mostra segnali di stabilità e nuove dinamiche strategiche. È quanto emerso dal settimo Convegno dell’Osservatorio Cargo Aereo, promosso da ANAMA, in collaborazione con Fedespedi, Assaereo, Assohandlers e IBAR. L’incontro, tenutosi a Milano, ha visto riuniti i principali attori della logistica aeroportuale italiana per discutere dati, scenari e opportunità future.
Nel primo trimestre del 2025, il traffico merci per via aerea ha registrato una leggera flessione dello 0,4% in termini di tonnellate trasportate. Un rallentamento fisiologico, dopo la crescita significativa del 2024 che aveva segnato un +15% rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, i flussi commerciali si sono mantenuti sostenuti, soprattutto grazie alla spinta di alcune tratte internazionali chiave.
I mercati che hanno contribuito maggiormente alla tenuta del comparto sono stati l’Europa, con un incremento del 13,9%, l’Estremo Oriente (+7,2%), e in misura minore l’Africa (+1,7%). Più critici, invece, i dati relativi alle rotte con il Centro-Sud America, il Medio Oriente e il Nord America, che hanno registrato rispettivamente cali del 14,8%, 5,3% e 3%. Tuttavia, se si guarda nello specifico al traffico con gli Stati Uniti, emerge una dinamica positiva: le importazioni dagli USA verso l’Italia sono cresciute del 26,3%, mentre le esportazioni italiane verso gli USA hanno segnato un +6%. Il fenomeno è stato influenzato anche dall’impatto delle nuove politiche doganali e dai dazi, che hanno spinto molti operatori a intensificare gli ordini in anticipo.
A livello infrastrutturale, Milano Malpensa si conferma il primo hub cargo italiano e il nono in Europa. Lo scalo ha mantenuto nel primo trimestre 2025 volumi in linea con l’anno precedente, registrando solo un -0,3%. Una performance simile è stata rilevata anche per l’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, che ha mostrato una sostanziale stabilità. Le principali rotte internazionali per Malpensa riguardano i collegamenti con Hong Kong, Doha e Lipsia, mentre Fiumicino si distingue per i rapporti con New York, Dubai e ancora Doha.
Durante il convegno è stato evidenziato come la crescita del commercio elettronico internazionale, in particolare nelle relazioni con l’Estremo Oriente, stia trasformando le logiche operative del settore. Secondo Alessandro Albertini, presidente di ANAMA, il comparto è chiamato ad affrontare nuove sfide legate alla flessibilità, alla gestione dei volumi in tempi ridotti e alla necessità di innovare i processi di movimentazione. Il cambiamento delle abitudini di consumo e l’impennata dell’e-commerce stanno imponendo un ripensamento profondo della logistica aeroportuale e richiedono investimenti in digitalizzazione, tracciabilità e servizi personalizzati.
Un altro tema centrale è stato quello della Carta dei Servizi Merci, uno strumento adottato da diversi aeroporti europei per monitorare le performance logistiche e migliorare la qualità dei servizi offerti. Il Centro Studi Fedespedi ha presentato una mappatura delle best practice europee in questo ambito, proponendo l’introduzione di standard simili anche in Italia, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e la competitività del sistema.
Il convegno ha rappresentato un momento di confronto strategico tra aziende, aeroporti, operatori e istituzioni, con un messaggio chiaro: per affrontare con successo le trasformazioni globali, il cargo aereo italiano deve continuare a puntare su qualità, innovazione e sinergie lungo tutta la filiera. In un contesto internazionale in rapida evoluzione, l’efficienza dei servizi, la digitalizzazione e il rafforzamento degli hub logistici rappresentano leve fondamentali per garantire competitività e crescita sostenibile al settore.