Print
Stampa

11/07/2017

Piccoli autotrasportatori verseranno 3 milioni di euro all'erario

MESTRE - La malaburocrazia fiscale costerà poco meno di tre milioni di euro a quasi 55mila piccoli autotrasportatori italiani che dovranno pagare all’erario entro la fine del mese di luglio gli importi anche se “non dovuti”, perchè  frutto dell’ennesimo “sbaglio” , o, se si preferisce, dell’ennesima  dimostrazione d’incapacità da parte di chi governa.

 

A denunciare l’ennesima beffa burocratica sono i responsabili della la Cgia di Mestre, esibendo le “prove” di quanto affermano. “Ogni anno, prima della scadenza del pagamento delle imposte relative alla dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate comunica gli importi delle deduzioni forfettarie per le spese non documentate sostenute dai piccoli autotrasportatori che utilizzano queste agevolazioni ai fini della determinazione del reddito”, spiegano i responsabili di Cgia Mestre. “ Quest’anno, però, il provvedimento è stato pubblicato la settimana scorsa; quattro giorni dopo il 30 giugno, scadenza entro la quale i padroncini potevano versare le imposte all’erario senza incorrere in alcun aggravio”.

 

Un ritardo della macchina burocratica (che sembra fatta apposta per derubare chi lavora e che giorno dopo giorno, a forza di “sbagli”, sta facendo montare un vero e proprio odio che solo i politici sembrano non vedere) che “ai piccoli autotrasportatori non ha dato la possibilita’ di rispettare la scadenza del 30 giugno; pertanto potranno usufruire delle agevolazioni previste dalla legge solo con la scadenza del 31 luglio che, però, li obbligherà a pagare di una maggiorazione dello 0,4 per cento”. Un importo, stando ai  calcoli effettuati dall’ufficio studi della Cgia, che si aggirerebbe attorno ai 50 euro a impresa garantendo, complessivamente, alle casse dello Stato quasi 3 milioni di euro”.

 

Denaro “rubato”? Sono moltissimi gli autotrasportatori a pensarlo, compreso qualcuno convinto che il ritardo burocratico avvenga apposta, proprio per incassare più denaro. “Sebbene l’importo per ciascuna azienda sia molto contenuto è il principio che viene violato. Non è giusto che queste aziende subiscano un aggravio causato da altri.

 

Ora auspichiamo un apposito intervento del ministero dell’Economia e delle Finanze che stabilisca, speriamo ben prima del 31 luglio, che per l’anno in corso ai piccoli autotrasportatori non sia chiesta alcuna maggiorazione” ha commentato il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo , ricordando che “le deduzioni forfettarie per le spese non documentate sono utilizzabili solo dalle piccole attivita’ di autotrasporto con un volume di affari non superiore a 400mila euro: una platea composta per la quasi totalita’ da aziende artigiane”.

 

 

Fonte: STRADAFACENDO