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23/11/2021

Basso Piemonte e retroporto di Genova : ''È il momento di fare in fretta''

«Il Recovery plan non è un fine ma un mezzo» e poi «le grandi metropoli le abbiamo già, da Genova a Milano ci sono 133 chilometri. Minneapolis ha una metropolitana che l’attraversa da un capo all’altro e ne percorre 166». E ancora «Dobbiamo pensare al Nord Ovest come un polo di sviluppo economico tra i più grandi d’Europa con Piemonte, Liguria e Lombardia dove c’è tutto: industria, mare, sci, mangiare, bere dormire e aeroporti». Marco Bucci, sindaco di Genova commissario per la ricostruzione dopo il crollo del Ponte Morandi, sembra uno allenatore di calcio che spronava i suo calciatori prima del grande derby. Davanti a lui - nel convegno Passaggio a Nord Ovest, sulla nuova logistica del basso Piemonte - c’erano proprio tutti, dai parlamentari in giù Federico Fornaro (capo gruppo Leu) e Riccardo Molinari (capo gruppo Lega) al presidente della Liguria in video collegamento, agli assessori regionali della giunta Cirio, Marco Gabusi e Vittoria Poggio, con Marco Protopapa, agli imprenditori astigiani chiamati in causa dal presidente dell’Autofiori: «Il vostro spumante da qui può partire meglio».

 

Ad Asti, come ad Alessandria, la logistica è il «porto a secco» come ha detto Giovanni Toti, nelle grandi pianure piemontesi che non ha la Liguria e che chiede «perché tutti i cantieri per rinnovare i porti come Genova e Savona sono inutili se non ci sono i retroporti piemontesi» anche per togliere dalle autostrade i grandi tir di container che ostacolano il turismo ligure.

 

Il Basso Piemonte è zona logistica semplificata (nel Dl Genova), comprendendo Asti e Alessandria e Asti, con burocrazia più snella per gli impianti logistic. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: LA STAMPA