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17/01/2023

Trend e sfide dei trasporti e della logistica

Iniziamo con una”fotografia” dell’andamento del mercato della Contract Logistics in Italia quest’anno: quali sono i principali trend che avete riscontrato?

 

Innanzitutto, si può affermare che il mercato della Logistica conto terzi in Italia sia in continua crescita. Secondo le stime, il fatturato del settore raggiungerà quota 91,8 miliardi di euro a fine 2022 (+2,8% sull’anno precedente), dopo un 2020 in cui ha risentito meno di altri settori delle prime ondate Covid e un 2021 di forte ripresa dei volumi. Continua inoltre anche la crescita della terziarizzazione: nel 2020 (ultimo anno con dati disponibili a consuntivo), il valore del mercato della Logistica conto terzi (cioè il fatturato diretto ai soli clienti) è di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della Logistica in Italia (116,4 miliardi di euro).

 

Come sappiamo, il settore si trova di fronte anche a numerose sfide. Quali sono, dal vostro punto di osservazione, quelle più rilevanti?

 

Esatto, il settore si trova di fronte a importanti sfide. Le aziende devono affrontare forti aumenti dei costi operativi (su tutti il costo dell’energia, per cui è previsto un aumento nel 2022 del +117%), una scarsità di capacità operativa nel trasporto e nei magazzini (mancanza di spazi su aerei, container e navi, carenza di autisti e addetti di magazzino, mancanza di spazi di stoccaggio e difficoltà a reperire le competenze), rallentamenti nelle supply chain internazionali e criticità a reperire energia e combustibili, con un conseguente forte aumento dei costi di funzionamento delle filiere. Infine, si riscontra un forte impatto dell’inflazione, che porta una variazione negativa in termini reali del fatturato previsto per il 2022 (-5,2%).

 

Come vengono affrontate queste problematiche dalle aziende del settore?

 

Le sfide dei fornitori di servizi logistici si rispecchiano ad esempio nelle numerose operazioni di M&A, che nel panorama internazionale vedono affermarsi grandi player caratterizzati da un alto livello di integrazione verticale e un ampliamento dei servizi. Inoltre gli ultimi anni hanno visto un aumento del valore degli investimenti, testimoniato dall’aumento dei valori delle immobilizzazioni e del CAPEX rispetto al fatturato delle aziende Top Player.

 

Quest’anno l’Osservatorio ha dedicato un approfondimento importante al settore dei trasporti. Quali sono i principali punti emersi in questo filone di ricerca?

 

Il trasporto è stato l’area in cui il tema della mancanza di capacità si è avvertito probabilmente in modo più significativo. Nel corso del 2022 quasi tutte le aziende ne hanno modificato l’impostazione, lavorando sulla relazione mittente-destinatario-fornitore di servizi logistici. Ad esempio, nella pianificazione dei flussi, è aumentata la consapevolezza della “capacità finita” del trasporto e della necessità di introduzione del livello tattico di pianificazione, con estensione dei vincoli legati alla “capacità finita” della Logistica nel Sales and Operations Planning (S&OP).

 

Chiudiamo con la tecnologia, come procede l’introduzione di progetti di Logistica 4.0 nelle aziende italiane di Logistica?

 

Nel campo della Logistica 4.0 le aziende italiane si stanno concentrando principalmente su soluzioni di Digitization, cioè tecnologie per la raccolta e la gestione di informazioni digitali (per esempio tablet ai varchi di accesso, sistemi RFId o sensori che raccolgono dati in modo automatico e li inviano a un sistema informativo). C’è poi una buona diffusione di progetti di Automation, che consentono di automatizzare le attività logistiche, e di Analytics (soprattutto casi pilota) per l’analisi di dati, come software big data che consentono di aggregare e organizzare moli di dati, produrre previsioni con artificial intelligence, svolgere simulazioni basate su dati real-time o applicare concetti di digital twin al processo logistico per valutare diversi scenari.

 

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