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01/10/2024

OITAF: ''Il MIT incentivi l’ammodernamento del parco veicoli per il trasporto merci pericolose''

MILANO - Il parco veicoli ADR italiano, specializzato nel trasporto di merci pericolose, è antiquato e obsoleto.

 

A scattarne la fotografia è Clara Ricozzi Presidente OITAF: l’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci che qualche mese fa ha dato alle stampe il primo Libro Bianco del Trasporto ADR. L’occasione è stata la 17° Conferenza Logistica dal titolo “La collaborazione di filiera per un trasporto sicuro e sostenibile”, organizzata a Milano da Federchimica.

 

La seconda sessione della conferenza, moderata da Giuseppe Guzzardi Direttore Generale di OITAF era infatti interamente dedicata alla gestione delle merci pericolose “Il nostro auspicio è che il MIT rafforzi gli interventi per incentivare l’ammodernamento del parco, oltre che la specifica formazione ed aggiornamento dei conducenti – ha dichiarato Clara Ricozzi nel suo intervento - Spetta però anche alle imprese portare avanti investimenti mirati in tecnologie innovative e digitalizzazione delle operazioni logistiche”.

 

A seguire è stata Tiziana Altieri, che per OITAF ha curato l’intera stesura del Libro Bianco ADR, a fornire i numeri chiave di questa tipologia di trasporto che tutti conoscono come Barrato Rosa, dal nome del certificato di approvazione reso obbligatorio nel 2008. Secondo il Libro Bianco ADR, a settembre 2023 erano 11.000 i veicoli cisterna, di cui 7 mila autocarri e 4 mila trainati: gli autocarri hanno mediamente 15,5 anni, i trainati 19,7, mentre ben due veicoli su tre si inseriscono nella fascia over 12 anni.  La caratteristica più evidente dell’analisi condotta da Tiziana Altieri è lo stretto legame tra PIL e parco ADR: le prime regioni per PIL, capeggiate dalla Lombardia, sono quelle con il parco veicoli/cisterne ADR più consistente. Vi è infine una stretta correlazione tra presenza di poli chimici e numero di cisterne ADR.

 

Fonte: OITAF