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03 Mag 2016

SISTRI. Ancora una volta il Governo non mantiene gli impegni

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Non è stato difatti emanato, entro il 30 aprile 2016, alcun Decreto.

 

Si trascrive di seguito il comunicato stampa divulgalto.

 

Anche per il 2016 le aziende devono pagare un contributo pieno per il funzionamento del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti – SISTRI, che non è mai stato operativo.

 

Non è stato difatti emanato, entro il 30 aprile 2016, alcun Decreto da parte del Ministero dell’Ambiente di riduzione del contributo.

 

VERGONA !!!

 

Tutto ciò contrariamente all’impegno preso dai rappresentati del Ministero rispetto alle Associazioni delle imprese e ancor di più dinanzi al Parlamento a dicembre 2015 e a febbraio 2016, in fase di conversione in legge del decreto milleproroghe.

 

Ancora una volta, quindi, il Governo non mantiene gli impegni in materia di SISTRI, quali la semplificazione del sistema, l’eliminazione delle black-box e delle token USB, un nuovo gestore del servizio per il 2016, obbligando tutte le imprese soggette al SISTRI al versamento di un contributo inutile, per un sistema che non funziona.


      
Il pagamento del contributo annuale al SISTRI risulta poi particolarmente oneroso per le imprese di trasporto dei rifiuti, che oltre alla quota per la sede (principale) e a quella per le unità operative, devono versare anche un importo pari a 150 per ogni automezzo adibito al servizio, con la conseguenza che le imprese con parco dai 30 o 50 automezzi versano dalle 5.000 alle 8.000 euro d’iscrizione annuale. 


Roma, 2 maggio 2016

 

 

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