Cerca Aziende di:
12 Set 2012
Il Monfalconese potrebbe subire i tagli maggiori in regione. Fermata per ora la chiusura della linea Ronchi-Schiavetti.
Se fosse attuato il piano di dismissione del servizio merci in Friuli Venezia Giulia che Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha paventato ad aziende, consorzi e interporti collegati con i raccordi ferroviaria alla rete nazionale, lo snodo di Monfalcone è quello che verrebbe più danneggiato. E che non si tratti di allarmismo ma di un'ipotesi concreta lo ha dimostrato la richiesta di soppressione, di alcuni mesi or sono, del raccordo che va dalla stazione di Ronchi Sud alla zona industriale Schiavetti Brancolo, realizzato dal Consorzio di sviluppo industriale di Monfalcone con cospicui finanziamenti regionali. Il presidente del Consorzio, Enzo Lorenzon, al quale era stato richiesto da Rfi, addirittura, di “riportare alla situazione originaria le aree” ha inviato immediatamente una diffida (appoggiata da tutti gli enti locali) che per ora sembra essere servita perchè il raccordo non è stato ancora dismesso.
Dopo infinite lungaggini e ostacoli il raccordo, finanziato da soldi regionali, era stato collaudato e la prima azienda collegata e interessata, i molini De Franceschi, aveva iniziato a fare i primi viaggi con ben 80 carri merci. Un quantitativo insufficiente per le Ferrovie che pretendevano da subito un numero dieci volte maggiore. E proprio per lo stesso motivo, tanto per far capire che Rfi fa sul serio, un raccordo ferroviario analogo, a poca distanza, nel pordenonese, è stato già chiuso qualche settimana fa: collegava la Società di macinazione spa (anche in questo caso dei mulini) che è un'azienda di eccellenza del settore in Italia, alla rete nezionale. Rfi aveva chiesto almeno 500 carri l'anno, l'azienda ne garantiva circa 200. Il raccordo è stato chiuso e i trasporti vanno via gomma. Leggi tutta la notizia
Fonte: IL PICCOLO