Cerca Aziende di:
08 Apr 2013
Secondo un'analisi di Drewry Maritime Research, nel primo trimestre del 2013 il traffico di container tra Asia e Mediterraneo resta piatto, mentre cala addirittura quello in senso inverso. Frena anche la ripresa dei noli. E per il futuro non si prevede un miglioramento, anzi pesano le incognite di Cipro e Siria.
Il traffico mensile medio nel primo trimestre del 2013 tra Asia e porti del Mediterraneo si è attestato a 342mila teu, contro i 356mila teu del trimestre precedente ed i 355mila del primo trimestre del 2013. In particolare, Drewry sottolinea il valore particolarmente basso di febbraio 2013, pari a 268mila teu, a causa anche del Capodanno cinese.
Questa stagnazione ha portato diverse compagnie ad eliminare alcuni servizi non end-to-end: 18 a gennaio, 15 a febbraio ed altri sette nella sola prima parte di marzo. A marzo 2013, erano in servizio 135 portacontainer, con capacità media di 8436 teu, su 14 servizi settimanali end-to-end tra Asia e Mediterraneo. La capacità totale ammontava a marzo a 449.126 teu, con una percentuale media di utilizzo del 91%.
Traffico container westbound in teu Asia-Med
B>Nella rotta inversa tra Mediterraneo ed Asia, i volumi sono nettamente inferiori e mostrano una media mensile, nel primo trimestre 2013, di 155mila teu, con un calo del 6,6% rispetto al trimestre precedente ed un valore pari al primo trimestre del 2012. Di questi, 83mila teu provenivano dai porti del Mediterraneo occidentale (3,5% meno del trimestre precedente, ma il 9,2% in più del primo trimestre 2012).
La capacità delle portacontainer su questa rotta è cresciuta dell'1,2% sul trimestre precedente, fattore che combinato al calo dei volumi del 6,6% comporta una riduzione della percentuale di utilizzo delle stive dal 49% al 46%, ponendo le compagnie marittime in una "situazione disperata", come notano gli analisti di Drewry, perché calano costantemente i noli.
Leggi tutta la notizia
Fonte:TE TRASPORTO EUROPA