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09 Lug 2013

Nell’autotrasporto aumentano truffe e abusivismi. CNA-Fita denuncia il caso dell’Emilia-Romagna

 

Cinzia Franchini: “Urgente riformare l’Albo perché diventi lo strumento di auto-tutela per la categoria”.

 

Sul mercato rimangono ogni giorno operatori che truffano e nonostante ciò operano indisturbati. E' il caso segnalato dall'avvocato Stefania Ghidoni, del Legal network di CNA-Fita, che ha seguito da vicino le denunce di furti di carichi interi in Emilia Romagna verificatisi nei mesi scorsi. I Carabinieri, dopo lunghe indagini a Modena, Reggio Emilia e in Romagna, hanno identificato l'impresa con sede centrale a Napoli (e una periferica a Reggio Emilia) contestando i furti al legale rappresentante dell’impresa che avrebbe ammesso tutto configurando in questo modo il reato di appropriazione indebita.

Nonostante tutto ciò però, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, nei tempi che purtroppo ben conosciamo, l'impresa continua ad operare con il rischio concreto di reiterare le truffe. LA CNA-Fita ritiene urgente modificare la normativa vigente affinché vengano predisposti strumenti efficaci per sospendere dall’Albo simili operatori. "In simili circostanze - ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale -  è evidente quanto e come il ruolo dell'Albo dell'Autotrasporto debba essere rivoluzionato affinché possa fungere da vero e proprio strumento di autotutela da parte di committenti e autotrasportatori che possono imbattersi in truffe e abusivismi conclamati.

Se non è possibile in punta di diritto espellere tempestivamente operatori di questo tipo è necessario comunque poter migliorare l'accesso a determinate informazioni attraverso segnalazioni e sospensioni. La correttezza e la legalità, ha ribadito Cinzia Franchini, sono oggi presupposti essenziali per preservare la qualità e lo sviluppo futuro del mercato".

 

Fonte: CNA - FITA

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