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11 Lug 2013
Ieri la Commissione Ambiente del Parlamento europeo, con 58 voti favorevoli, cinque contrari ed una astensione, ha approvato la proposta di regolamento del Parlamento e del Consiglio dell'Unione Europea sul riciclaggio delle navi che ha l'obiettivo di limitare l'inquinamento determinato dalla demolizione di vecchie navi dell'UE e di garantire che i materiali risultanti dalle demolizioni vengano riciclati in impianti in tutto il mondo che siano riconosciuti dall'UE e inclusi quindi in un elenco comunitario dei cantieri di demolizione che soddisfano requisiti specifici e che sono certificati e controllati regolarmente.
«Finalmente - ha sottolineato l'eurodeputato dei Verdi Carl Schlyter, relatore della proposta - questa nuova normativa impedisce che le navi europee siano sconsideratamente demolite nei Paesi in via di sviluppo. Attualmente - ha ricordato - alla fine della loro vita la maggior parte delle navi dell'UE vengono inviate nel sud-est asiatico dove vengono demolite su una spiaggia in condizioni inaccettabili per la salute umana e causando un grave inquinamento dell'ambiente». «Voglio sottolineare - ha precisato Schlyter - che questo non è un attacco contro l'India, il Bangladesh o il Pakistan - le nazioni che attualmente praticano questo tipo di spiaggiamento - ma contro una pratica di spiaggiamento pericolosa e altamente inquinante. Questo regolamento incentiva queste nazioni ad investire in cantieri di demolizione appropriati, principalmente al fine di creare posti di lavoro sicuri ed ecocompatibili nei loro Paesi».
Il Parlamento europeo concluderà la prima lettura del regolamento il prossimo autunno e si prevede che il provvedimento entri in vigore all'inizio del 2014 e che venga applicato alle navi tra i due e i cinque anni dalla sua entrata in vigore.
Fonte: INFORMARE