Cerca Aziende di:
05 Giu 2014
La segnaletica luminosa è una variabile da tenere in considerazione nella definizione di un luogo di lavoro sicuro. Anche in un magazzino la segnaletica deve essere comprensibile anche al buio o in situazioni poco illuminate seguendo accorgimenti condivisi a livello internazionale. In più in caso di pericolo deve indicare la via di fuga più veloce verso l’esterno. Unita a un impianto d’illuminazione indipendente dalla rete, la segnaletica contribuisce in misura fondamentale alla sicurezza per le movimentazioni e per il personale di magazzino.
Pericoli non previsti possono infatti derivare da una mancanza di corrente, per esempio a causa di forti temporali, di un incendio, di lavori in corso o di sovraccarico della rete.
In caso di pericolo è necessario quindi garantire che si possa abbandonare il magazzino in sicurezza e che siano presenti misure di salvataggio. Per l’illuminazione di emergenza, le norme europee UNI EN 1838 stabiliscono che l‘illuminazione di sicurezza deve segnalare le vie di esodo in modo che siano facilmente identificabili e possano essere agevolmente seguite fino al “luogo sicuro“.
La Norma UNI 10380 ("Illuminazione di interni con luce artificiale", aggiornata al mese di ottobre 1999) fornisce tutti i parametri da considerare: livelli di illuminamento, tonalità dei colori, classi di controllo dell'abbagliamento, fattori di manutenzione, ecc.). Per quanto riguarda l’illuminazione d’emergenza esistono diverse normative che regolano la materia, le quali impongono che siano presenti lampade in grado di intervenire qualora venga a mancare l'illuminazione ordinaria. La più recente, la Norma Europea UNI EN 1838, fornisce elementi per valutare quanta luce minima è necessaria per la sicurezza in caso di black-out.
Gli obiettivi dell’illuminazione di sicurezza sono:
Gli obiettivi dell’illuminazione antipanico sono:
Facciamo un focus sugli apparecchi per illuminazione di sicurezza nelle vie di fuga. Questi devono essere presenti per legge:
Fonte: SDWWG