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11 Lug 2014
I primi sono stati i cyber-pirati di Anversa che l’anno scorso sono riusciti ad inserirsi nei sistemi informatici del porto belga e hanno fatto sbarcare la droga come se fosse stata merce qualsiasi. Per sdoganare senza destare sospetti una tonnellata di cocaina contenuta nei container, gli hacker avevano mandato una e-mail con un virus ai dipendenti del terminalista e a quelli dell’Autorità portuale. Ottenuta così la password, si erano infiltrati nel sistema e avevano preso possesso della catena logistica per far sbarcare il contenitore con la droga, facendolo letteralmente sparire.
Da quell’episodio in Europa, gli americani sono partiti per una indagine sui sistemi di sicurezza informatica nei loro porti e hanno scoperto di essere assolutamente vulnerabili. Le autorità Usa hanno compilato un’analisi sulle difese diffusa nei giorni scorsi e hanno lanciato l’allarme: gli scali americani sono praticamente privi di difesa contro gli attacchi dei cyber-pirati. Le autorità federali temono i criminali e le attività di importazione illecita, ma soprattutto la minaccia principale è il terrorismo. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH