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23 Lug 2014

La priorità di Lupi per i trasporti europei

 

l ministro ha parlato di core network, liberalizzazione ferroviaria e maggiore apertura dei mercati

 

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, ha presentano le priorità della presidenza semestrale dell’UE davanti alle commissioni di competenza del Parlamento europeo.

A Bruxelles Lupi ha detto che l’Italia intende “promuovere la definizione di una posizione congiunta sulla maggiore flessibilità di utilizzo, da parte degli stati membri, dei contributi pubblici e anche dei fondi strutturali 2014-2020 per finanziare progetti transfrontalieri di rilevanza europea”. I paesi UE, secondo il ministro, sono “frenati per la mancanza di sufficienti risorse e l’impossibilità di utilizzare quelle faticosamente stanziate a causa dei vincoli del Patto di stabilità”.

Per proseguire nella realizzazione delle grandi reti infrastrutturali comunitarie e in particolare degli investimenti del core network, “occorre però - ha avvertito Lupi - segnare una discontinuità con il passato e superare il paradosso della finanza pubblica”. Questo tema sarà al centro della riunione informale dei ministri dei trasporti UE che si terrà a Milano il 16 e 17 settembre prossimi. L’Italia vuole anche “affrontare il tema della governance dei corridoi, per rendere più efficace la gestione delle reti”. In quest’ottica, ha ricordato Lupi, “entro il 22 dicembre per ciascun corridoio che preveda almeno due frontiere e l’utilizzo di almeno tre modalità di trasporto verrà adottato un ‘Piano di lavoro’ con la descrizione delle misure previste da ciascun Paese per la rimozione degli ostacoli fisici, tecnici, operativi e amministrativi”.

Nel corso del suo intervento Lupi ha inoltre posto l’accento sulla necessità di un processo di liberalizzazione dei servizi ferroviari che “si attui in modo omogeneo, certo e con tempi prestabiliti in tutti gli stati membri” in modo da consentire “una corretta concorrenza a livello europeo non solo nei servizi di mercato, ma anche e soprattutto nei servizi pubblici locali”. L’Italia propone l’introduzione del “concetto di reciprocità” come “strada maestra da percorrere” e quale “criterio per una progressiva apertura dei mercati che si potrebbe applicare da subito non solo per gli oneri di servizio pubblico ma anche e soprattutto per i servizi domestici nazionali”.

 

Fonte: SHIP TO SHORE

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