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15 Lug 2015

Manomette cronotachigrafo per esulare la normativa sul riposo del camionista

MANETTE

 

Un interruttore che toglie l'alimentazione facendo si che l’apparecchiatura registrasse il fermo-guida.

 

Lunigiana - Nell’ambito di controlli specifici sulle ore di guida e i tempi di riposo dei conducenti di veicoli industriali, disposti dal dirigente della Sezione Polizia Stradale di Massa Carrara Serafina Di Vuolo e coordinati dal Comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Pontremoli, finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale ed alle regolari condizioni di guida da parte degli autisti, ieri una pattuglia della Polizia Stradale, sottoponeva a controllo un autoarticolato di proprietà di una società di Cori, in provincia di Latina.

Dal controllo del mezzo emergevano anomalie sui dati registrati dal cronotachigrafo digitale, obbligatorio su tale tipologia di veicoli per memorizzare tutte le attività svolte dal conducente, quali il rispetto dei limiti di velocità e soprattutto delle ore di guida e dei tempi di riposo previsti dalla normativa vigente. Per tale motivo il personale operante procedeva ad un controllo più approfondito mediante l’utilizzo del software denominato "Police controller", un sistema informatico capace di esaminare il cronotachigrafo in ogni sua parte, comprese le eventuali alterazioni. Anche dai dati estrapolati dal sistema emergeva che il complesso veicolare, effettuava spostamenti senza che l’apparecchiatura li registrasse.

Pertanto da un sommario controllo della cabina del veicolo veniva rilevata, nel vano porta oggetti posto al di sopra del lato guida, la presenza di un interruttore anomalo, per caratteristiche e collocazione, diverso dai normali interruttori posti dalla casa costruttrice. Con la collaborazione di personale specializzato, veniva rilevato che detto interruttore era collegato abusivamente al cronotachigrafo togliendone in maniera vietata l’alimentazione, facendo si che durante gli spostamenti, quando azionato, l’apparecchiatura registrasse il riposo del conducente quando invece era alla guida.
Per tale motivo il conducente veniva sanzionato secondo normativa vigente del Codice della Strada con una sanzione di 1.700 euro e la sospensione della patente di guida.

Allo stesso tempo, la ditta proprietaria veniva sanzionata per un importo di oltre 800 euro, l’interruttore che alterava le registrazioni del cronotachigrafo sottoposto a sequestro penale quale fonte di prova del reato di “attentato alla sicurezza dei trasporti”, contestato a carico del legale rappresentante la società proprietaria del mezzo industriale, responsabile dell’installazione del dispositivo di alterazione delle registrazioni.

 

 

Fonte: CITTA DELLA SPEZIA

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