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20 Nov 2015
Torino - Dovrebbe entrare nella legge di stabilità il Ferrobonus, ovvero l'incentivo al trasporto merci su ferrovia. E dovrebbe quindi allargarsi l'ambito di applicazione dalla cosiddetta autostrada ferroviaria tra l'Italia e la Francia, vale a dire il trasporto dei tir sul treno, anche ai container e alle merci sfuse. Ne è convinto il commissario governativo per la Torino-Lione Paolo Foietta, che grazie all'incentivo punta a rilanciare la linea storica attraverso il Frejus, attualmente sottoutilizzata, fino a quando non sarà completata la nuova linea ad alta velocità. Anche in questa direzione, spiega Foietta ad Askanews, si inserisce l'accordo della scorsa settimana tra Sito, che gestisce l'interporto di Orbassano, nel torinese, con il Porto di Savona per il trasporto merci su rotaia tra Savona e Torino e che prevede un primo treno sperimentale entro la fine dell'anno, tanto da essere già stato battezzato "il treno di Natale".
"Il mio obiettivo - spiega Foietta - è di rafforzare il trasporto merci su rotaia senza attendere l'avvio della Tav. E in questa prospettiva è centrale il ruolo dello scalo di Orbassano, che sta morendo per una serie di problemi anche infrastrutturali, e oggi gestisce poco meno di 4 milioni di tonnellate di merci l'anno. Penso che sia possibile portarlo nel giro di tre quattro anni a raddoppiare queste quantità". Agendo su tre direttrici. La prima, appunto, è il collegamento con il porto di Savona, dove è in atto un grande investimento per la piattaforma logistica da parte del colosso danese dello shipping, Maersk e che dovrebbe portare sul terminal ligure 18mila container al giorno.
"Si tratta di circa 800 mila container l'anno - spiega Foietta - che occupano la spazio di una cittadina. L'idea è di liberare via ferro, una parte di questi volumi per Orbassano. che già opera con Vado in entrambe le direzioni: da Orbassano partono ad esempio le Maserati che devono essere imbarcate per gli Stati Uniti, su Obassano converge la frutta che arriva via nave dal sud , da Israele, dalla Spagna o dal Sud America".
Altra gamba dell'accordo con il porto ligure è il trasferimento, attraverso un'intesa allo studio con le Dogane, delle operazioni doganali ad Orbassano, evitando quindi lo stazionamento dei container per più giorni nello scalo ligure in attesa del via libera. Poi, come si è detto, c'è la possibilità di utilizzare di più la linea storica verso la Francia attraverso il tunnel del Frejus, grazie all'ampliamento degli incentivi. Infine, l'ultima carta per rafforzare il traffico merci sullo scalo di Orbassano intende sfruttare il Passante di Torino, con il suo pieno utilizzo nelle ore notturne, rendendo più facile il collegamento con la pianura Padana e quindi con l'Est e con il Nord Europa. "Lavorare sulla riduzione di limitazioni che adesso gravano sul Passante significa aprire una terza via", osserva Fojetta che sottolinea: "Bisogna ridurre il gap esistente con le nuove linee in attesa che si realizzi il corridoio Torino-Lione. Si tratta di pochi interventi infrastrutturali e soprattutto organizzativi. Qualche milione al massimo, recuperabile tra i fondi di Rfi per la manutenzione delle linee". Leggi tutta la notizia
Fonte: ASKANEWS