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20 Nov 2015
In esito alle notizie sulla possibile apertura di procedura di infrazione per la mancata realizzazione della rete UE delle patenti di guida (Resper), prevista dalla direttiva 2006/126 CE , il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti precisa quanto segue.
Dal 2013 il CED, centro elaborazioni dati, della Direzione generale per la Motorizzazione ha avviato la realizzazione di tre progetti in applicazione di direttive comunitarie, finalizzati all’interconnessione dell’archivio nazionale dei veicoli e della anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, con le omologhe banche dati degli Stati membri: Resper (archivio UE patenti), Erru (Registro elettronico delle imprese di autotrasporto) e Cross Border (scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni di sicurezza stradale).
In particolare la procedura relativa al Direttiva Cross Border prevedeva il rilascio in produzione dal 24 ottobre 2015. Per tale progetto e per l’interscambio delle informazioni, il CED della Motorizzazione è stato individuato come punto di contatto nazionale, a cui cioè fanno riferimento le forze dell’ordine dei paesi dell’Unione, per ottenere i dati necessari all’individuazione dei proprietari dei veicoli immatricolati in Italia. Dalla suddetta data è stata attivata l’interconnessione rispettando la pianificazione prevista, dando la precedenza a questo progetto.
Altra procedura di rilevanza comunitaria riguarda l’istituzione del Registro elettronico delle imprese di autotrasporto (Erru), e per il quale sono stati completati i test in data 6 novembre ( in anticipo rispetto a quanto pianificato, il 30 novembre). In questi giorni si sta attuando il rilascio in esercizio della procedura stessa rispettando, anche in questo caso, i tempi previsti.
Per quanto riguarda la procedura di interconnessione degli archivi delle patenti di guida a livello comunitario (Resper), in attuazione della direttiva 2006/126/CE, all’inizio del mese di maggio 2015, dopo aver completato la realizzazione della procedura, sono iniziati i test di integrazione con la piattaforma informatica della UE, propedeutici alla messa in produzione della procedura stessa.
Stante la complessità delle procedure informatiche sulle quali operano più strutture tecniche, non è possibile effettuare in parallelo i test con le citate strutture tecniche, sui tre diversi ambienti (Cross Border, Erru e Resper).
La necessità di dover accordare la priorità alle suddette procedure, Cross Border e Erru, al fine di evitare una possibile l’apertura di una procedura di infrazione, ha determinato, inevitabilmente, un ritardo del piano di test previsto per la procedura Resper che comunque si completerà entro il 2015, prima della formalizzazione della procedura di infrazione.
Lo sviluppo di queste attività è stato sempre stato svolto dal Mit sotto il coordinamento del Dipartimento per le Politiche Europee.