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25 Nov 2015
Genova - Gli scavi del Terzo Valico possono ripartire, a quattro mesi dal giorno della sospensione, decisa per la presenza di amianto nelle rocce. Il via libera alla riapertura del cantiere di Cravasco, tra Campomorone e Isoverde, è arrivato ieri al termine della riunione nel quartier generale dell’Arpal (coordinata da Stefano Maggulo) a cui hanno partecipato anche i responsabili della Asl 3 e di Cociv, il general contractor che sta coordinando al costruzione dell’infrastruttura ferroviaria. Che proprio per la presenza di amianto superiore alla norma nelle terre è al centro di un’inchiesta della procura che è intervenuta l’estate scorsa dopo l’esposto denuncia del sindaco di Campomorone Paola Guidi e degli Ambientalisti. Il responsabile della sicurezza del cantiere è stato iscritto nel registro degli indagati perché non era garantita - anzi era a rischio - la salute dei lavoratori, a contatto l’amianto: 1,7 grammi ogni chilo di terra-roccia estratta dagli scavi, che vuol dire 0,7 grammi in più del limite consentito (un grammo per ogni chilo è la soglia che gli esperti definiscono “naturale.
Ora, dopo una serie di riunioni si è deciso di ripartire con gli scavi: «L’unica strada percorribile, una volta messa a punto l’organizzazione è testare attraverso un periodo di prova la sicurezza dei lavoratori e la sicurezza dei lavoratori in galleria e di conseguenza l’ambiente esterno al cantiere. Una ripresa al rallentatore: un ciclo al giorno per 15 giorni di circa un metro e mezzo ciascuno. «Al termine della sperimentazione di potrà procedere alla valorizzazione delle attività in galleria». Nel frattempo Cociv dovrà trovare un’intesa con il Comune di Campomorone. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH