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10 Mar 2003

LE PRIORITA' ITALIANE PER L'ALLARGAMENTO

 

 

In occasione del recente vertice di Copenhagen, che ha discusso dell'allargamento dell'Unione europea, l'Italia ha predisposto un documento che indica le priorità del nostro Paese in vista del nuovo processo di integrazione. Il testo si sofferma in particolare sull'infrastrutturazione delle reti di trasporto intermodali su assi continentali di collegamento.
Per l'Italia mantiene un ruolo assolutamente determinante e centrale il corridoio 5, Trieste-Kiev, perché rappresenta l'asse portante delle reti nazionali e di comunicazioni, interne e internazionali, per le connessioni dirette con l'asse del Brennero e con le dorsali.
Pertanto, se tali reti nazionali non saranno realizzate, il rischio sarà l'isolamento dell'Italia da un sistema europeo sempre più incentrato sulle penisole iberica e balcanica, con la Germania come area terminale centrale di connessione della rete europea. La nuova lista di priorità comprende due progetti che interessano l'Italia: l'estensione del progetto dell'asse del Brennero Monaco Verona, per aggiungervi la dorsale Verona-Napoli, nonché il tratto Bologna-Milano, e i treni ad alta velocità per il trasporto combinato Francia-Italia: Lione-Torino e Torino-Milano-Venezia-Trieste.
Al fine di concludere un accordo sulla lista delle priorità, il Consiglio dei trasporti ha dato incarico a un gruppo presieduto da Karel Van Miert di definire gli orientamenti per il 2003. Un primo incontro del gruppo si è svolto il 10 gennaio scorso a Bruxelles.
Per l'Italia si tratta ora di inserirsi con decisione nel confronto comunitario e aggiornare il quadro nazionale delle priorità di grande infrastrutturazione strettamente funzionali alle reti transeuropee: valichi alpini, alta velocità, dorsali tirrenica e adriatica, autostrade del mare.
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