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09 Giu 2017

La Settimana Sindacale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE


Settimana dedicata alla preparazione degli incontri che si terranno nei prossimi giorni. Saremo impegnati infatti in tre convegni in preparazione del G7 che vedrà i Ministri dei trasporti dei paesi Europei, riuniti a Cagliari il giorno 21. Una opportunità importante anche perché sarà l’occasione di  esprimere in modo più compiuto le nostre valutazioni, rispetto ai contenuti delle proposte di direttiva sul trasporto stradale.


Come abbiamo potuto già annunciare l’esame più approfondito, (siamo entrati in possesso in questi giorni dei testi ufficiali, tradotti in italiano per essere sicuri di lavorare su documentazione riconosciuta in modo formale dalla Comunità), lo stiamo effettuando. Le prime valutazioni dopo un primo esame sono state già state rese note alle strutture, attraverso l’invio di alcune circolari. L’aspetto, per noi grave, che abbiamo colto è relativo al principio che sembra permeare le diverse disposizioni contenute nelle proposte e che è quello di introdurre elementi di liberalizzazione diffusa. In particolare per le operazioni di cabotaggio, se attuate, porteranno di fatto alla liberalizzazione incontrollata dell’attività.


La filosofia della proposta appare in netto contrasto con le intese che ben otto Ministri dei trasporti hanno raggiunto nel documento che si è posto l’obiettivo di realizzare una alleanza a difesa del trasporto stradale e che ha come suo primo punto il riconoscimento della libertà di cabotaggio, solo quando sarà realizzata omogeneità nei vari paesi. E’ pur vero che senza adeguati controlli, come segnalano le imprese che si trovano nelle zone dei confini ad est del Paese, il fenomeno dell’abusivismo, in particolare nelle operazioni di cabotaggio, prolifera comunque. Ma accettare il nuovo principio, legato al numero di giorni nei quali tali operazioni possono realizzarsi liberamente, significa andare in direzione opposta alle nostre attese. Occorre tuttavia anche affermare che alcune misure richieste dalle organizzazioni italiane (noi abbiamo seguito l’evoluzione dei lavori recandoci più volte presso le sedi comunitarie) si trovano nel testo licenziato. Se si aggiungono a queste le normative approvate dalla Camera che hanno introdotto le intese raggiunte con il Ministero per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, possiamo affermare che qualche passo in avanti per operare in linea con quanto adottato in altri Paesi si va a delineare. Pur tuttavia vi è ancora molto da fare anche perché la scelta sul cabotaggio libero per cinque giorni rischia di vanificare quanto già ottenuto. Per questo è certo che: sulla norma del cabotaggio libero per cinque giorni non defletteremo e chiederemo, lo abbiamo già fatto, a chi a nome del Governo ha sottoscritto il documento di Parigi per la difesa del trasporto stradale, di mantenere quei contenuti. Questa è la ragione per la quale ci siamo schierati con determinazione a supporto della posizione assunta ieri dal Ministro Delrio, in linea con l’impegno di Parigi (vedi comunicato stampa).


Da qui l’importanza di preparare i convegni delle prossime settimane in modo adeguato, onde non lasciar spazio a posizioni che potrebbero consentire interpretazioni non in linea con il nostro pensiero.


Stiamo anche predisponendo una posizione ufficiale da rappresentare ai Ministri dei trasporti che, come si è detto, saranno riuniti a Cagliari dal 20 giugno.


Sulla vicenda abbiamo avuto modo di leggere la posizione espressa dall’assessore al lavoro del Veneto che, dopo aver incontrato i rappresentanti dei lavoratori, ha preso posizione nei confronti della decisione relativa ai tempi di guida che vengono modificati per dare maggior flessibilità alle imprese. Indubbiamente il Veneto è particolarmente toccato dalle proposte di direttiva ma l’aspetto più grave ci pare sia la norma immaginata sul cabotaggio e non certo quella sull’orario di lavoro che invece introduce principi di flessibilità. All’assessore abbiamo comunque proposto la nostra chiave di lettura e l’abbiamo invitata a confrontarsi con le nostre realtà presenti sul territorio, al fine di poter raccogliere i pareri delle imprese piccole, medie e grandi su un tema così decisivo.


Anche il convegno sulla portualità campana che si terrà Il giorno 28 p.v  presenti gli operatori principali che sono parte della filiera di sistema consentirà di  presentare, unitamente allo studio sulla funzionalità del porto di Napoli e sulle prospettive che la riforma portuale ha innescato, anche valutazioni sia sulla riforma portuale che di carattere generale.


ANCHE IL PROGETTO SULLA FORMAZIONE PROSEGUE


In un incontro con il Direttore della Regione Lombardia abbiamo affinato il protocollo che va ad integrarsi con quello già sottoscritto con il Ministro Valeria Fedeli sulla formazione e sull’integrazione tra mondo del lavoro e quello della scuola. Lunedì vi saranno iniziative a Bergamo, propedeutici alla sottoscrizione di un protocollo con il presidente della Regione che potrebbe divenire un modello al quale ispirarsi per poter concretizzare l’obiettivo di interessare i giovani al nostro mondo sul quale si è dibattuto negli organi della federazione. Anche su questo forniremo le opportune indicazioni.


L’ASSEMBLEA CONFEDERALE


Si è svolta a Roma, con la consueta grande partecipazione, l’Assemblea Generale confederale. Il presidente Sangalli ha voluto inserire nella Sua relazione una parte significativa riguardante l’importanza del settore trasporti e logistica per lo sviluppo dell’economia del Paese. Questa forte convinzione è così radicata che la scelta che la confederazione ha deciso di portare avanti nei confronti dell’intero mondo dei trasporti, sta in modo più che soddisfacente dando ritorni positivi.


L’adesione di nuove realtà prestigiose che hanno scelto di dare la propria adesione alla Confederazione è il segno di quanto l’obiettivo di realizzare una rappresentanza di sistema trovi consenso tra gli operatori. Naturalmente l’allargamento della rappresentanza associativa induce ad azioni di disturbo che coloro che non intendono favorire la nascita di una rappresentanza ampia nel mondo dei trasporti e logistica, mettono in atto per suscitare contrasti. Noi non abbiamo certo intenzione di escludere nessuno da una operazione che si pone l’obiettivo di realizzare una “casa comune” per tutte le attività legate all’ampio mondo della mobilità. Il nostro obiettivo è rappresentare imprenditori che hanno un peso nell’economia nazionale e che possono moltiplicare il loro potere di interdizione presso i pubblici poteri, solo se riescono a dar vita ad un fronte comune. Certamente siamo più strutturati di altri avendo come riferimento la forza della più grande confederazione europea, quale è Confcommercio/Imprese per l’Italia. I nostri settori possono usufruire di servizi di sistema, come quelli forniti dalla rappresentanza degli uffici europei, ma anche a portare avanti in piena e totale autonomia le proprie scelte politiche. Nessuna interferenza si può in alcun modo verificare. E’ una sfida importante, dunque, che mira a rafforzare e non certo ad indebolire gli imprenditori che si sono resi convinti di quanto il vasto mondo dei trasporti possa divenire interlocutore diretto, se legato, non da interessi di singole realtà ma se opera per il raggiungimento dell’interesse collettivo. Sarebbe sufficiente, e mi limito a questi esempi, la riflessione su come su due argomenti, fino ad oggi lasciati irrisolti, la nostra Conftrasporto sia riuscita a definire. Mi riferisco all’Iva per i trasporti locali, via mare e per le autovetture caricate sulle navi al seguito di passeggeri. Potrei aggiungere anche gli incentivi per le autostrade del mare e per il trasporto treno/tir ed altri ancora. Ciò che preme evidenziare è che i risultati  sono stati possibili perché Conftrasporto/Confcommercio si è mossa secondo una logica di sistema. Ecco perché ci lasciano indifferenti i tentativi, perpetrati, anche tramite stampa, per favorire incomprensioni cercando di attribuire a Conftrasporto intenzioni che non Le appartengono. Continueremo su questa linea perché siamo convinti che questa sia la strada per garantire al meglio la tutela di interessi delle tante realtà che fanno parte del mondo Conftrasporto/Confcommercio.


INCONTRO CON IL PRESIDENTE FERCARGO


Oggi insieme al presidente Fercargo e vice presidente Conftrasporto Giancarlo Laguzzi è stato effettuato il punto della situazione anche in vista del prossimo appuntamento di Cernobbio (3° forum sui trasporti). Gli argomenti individuati saranno oggetto della riunione prossima che si terrà per l’organizzazione dell’evento.


Alla prossima.


Paolo Uggè

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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