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23 Apr 2018
Mentre in Italia la diffusione delle auto elettriche è ancora agli albori, in Scandinavia e in Germania è già arrivato il momento delle autostrade elettriche. In Svezia sta per concludersi il periodo di prova, durato due anni, del tratto dell’E16 che collega il Paese alla Norvegia e che consente ai mezzi pesanti ibridi di alimentarsi come avviene oggi con i nostri filobus. La fase di test è servita soprattutto a verificare il funzionamento delle tecnologie adottate in ogni condizione meteorologica.
Il programma è stato finanziato con 8 milioni di euro dal dipartimento dell’energia e da quello dei trasporti svedesi e con poco più di 5 milioni da parte di Scania e Siemens, i due partner industriali che hanno realizzato i lavori. I mezzi pesanti che transitano sul tratto dell’E16 compreso fra Kungsgården e Sandviken sono stati dotati di un pantografo regolabile che si collega ai due poli dei cavi elettrici posti al di sopra del mezzo; appena si instaura il collegamento il motore del camion passa all’alimentazione elettrica, sfruttando l’energia erogata dalla rete.
L’alimentazione elettrica può essere scollegata in qualsiasi momento, come per esempio quando il veicolo deve superare un altro mezzo o semplicemente cambiare corsia: in questo caso l’autoarticolato funzionerà con il motore endotermico. «Sono orgogliosa del progetto dell’autostrada elettrica E16, e ora siamo veramente in prima linea nel contrasto ai cambiamenti climatici — ha dichiarato Eva Lindberg, presidente della regione — La E16 è il simbolo della protezione dell’ambiente, della qualità della vita, della cooperazione e dell’innovazione».
L’obiettivo di lungo termine di Stoccolma è quello di sviluppare un sistema per elettrificare le maggiori arterie del Paese, riducendo drasticamente emissioni e consumi di combustibili fossili: alcune simulazioni lasciano ipotizzare un taglio di ben l’80% dell’inquinamento causato dal traffico pesante. Si riuscirebbe così finalmente a invertire il trend delle emissioni nocive del settore dei trasporti, che risulta essere l’unico che continua a essere in crescita.
La Svezia si è posta l’obiettivo di eliminare i combustibili fossili dal settore dei trasporti entro il 2030. Dopo la buona partenza del progetto svedese, anche la Germania ha deciso di muoversi. Il Land dell’Assia ha commissionato a Siemens l’implementazione dello stesso sistema realizzato in Scandinavia su un tratto di dieci chilometri ricavati sull’autostrada federale A5 tra gli svincoli di Zeppelinheim/ Cargo City Süd e di Darmstadt/ Weiterstadt. Leggi tutta la notizia
Fonte: LA REPUBBLICA.IT