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28 Mag 2018
Il presidente brasiliano Michel Temer, sotto pressione dopo una settimana di proteste, ha ceduto alle richieste degli autotrasportatori tagliando il costo del diesel di 0,46 reais per litro. Un prezzo bloccato per 60 giorni, ha spiegato il Capo di stato parlando in tv dopo lo sciopero che ha paralizzato il Paese.
Temer ha accolto anche altre quattro richieste dei camionisti.
Le autorità brasiliane avevano messo in campo l'esercito per cercare di normalizzare la situazione, dopo che il blocco aveva causato problemi di viabilità e ritardi nelle consegne di beni di ogni genere. Il trasporto su ruota conta per il 60% in Brasile.
"Per arrivare a questa riduzione il governo ha acconsentito a dei sacrifici nel suo budget", ha spiegato Temer. "Abbiamo fatto un gesto da parte nostra per attenuare i problemi e le sofferenze. Le misure che ho annunciato rispondono alle rivendicazioni che ci sono state presentate", ha affermato. "È per questo che voglio manifestare la mia piena fiducia nello spirito di responsabilità, solidarietà e patriottismo" dei camionisti, ha aggiunto.
Venerdì il capo dello Stato aveva fatto appello alle forze di sicurezza, esercito compreso, affinché eliminassero i blocchi allestiti nelle strade, che paralizzavano il Paese.
Da allora i camion-cisterna sono stati scortati da poliziotti o soldati nel percorso dalle raffinerie, ma anche domenica le forniture sono rimaste gravemente compromesse, con la maggior parte delle stazioni di servizio del Paese ancora a secco, alcuni aeroporti a corto di kerosene e i beni deperibili che stavano scomparendo dagli scaffali dei negozi. La gestione della crisi da parte del governo Temer è stata fortemente criticata sia da destra che da sinistra, in un contesto politico molto instabile, a quattro mesi dalle presidenziali di ottobre.
Fonte: RAINEWS