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04 Giu 2018
Tra gennaio e marzo Poste Italiane ha consegnato 15,9 milioni di pacchi ai consumatori privati. Il 23,3% in più rispetto all’anno precedente, come si legge nel resoconto trimestrale. A dare gas è l’ecommerce. Secondo Netcomm, l’associazione italiana del commercio digitale, quest’anno lo shopping online degli italiani crescerà del 15%. Di conseguenza, aumenterà il traffico di pacchi e scatole in viaggio dai magazzini dei rivenditori alle case dei consumatori. È il treno su cui vuole salire Poste per puntellare la sua fonte di reddito tradizionale: consegnare corrispondenza. Mentre calano le lettere, per numero e valore (-2,1% nel primo trimestre 2018), aumentano i pacchi. Rispetto ai primi tre mesi del 2017, rendono lo 0,5% in più. Ma se si prendono in considerazione solo quelli recapitati ai privati, il segmento b2c, l’aumento è del 18,5%: 63,5 milioni di euro.
Dal 2005, anno del picco di consegne, in Italia il traffico di missive è calato del 57%. E l’emorragia andrà avanti. Nel 2022 il recapito della corrispondenza varrà 2,1 miliardi di euro. In compenso i pacchi muoveranno un giro d’affari tre volte più ricco: 7,1 miliardi è la stima.
Fonte: WIRED.IT