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18 Lug 2018

Comprano benzina in nero, dieci clienti ''clandestini'' denunciati dai carabinieri

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Ex dipendente di una ditta di autotrasporti sub-vendeva la benzina al 50% in meno rispetto al prezzo di mercato.

 

GENOVA - In qualche occasione fuori dai distributori della Valpolcevera si era formata addirittura la coda. Che ha messo, inevitabilmente, in allerta anche i carabinieri. D’altronde il prezzo al quale Andrea R., 39 anni, ex dipendente infedele di una ditta di autotrasporti di Serra Riccò (da ieri agli arresti domiciliari), sub-vendeva la benzina era inferiore anche al cinquanta per cento rispetto a quello di mercato.

 

E tra i clienti clandestini c’era un po’ di tutto: privati, amici e anche autotrasportatori o ex colleghi che in passato avevano conosciuto l’impiegato. “Agganciati” il più delle volte con un messaggio attraverso WhatsApp ma anche grazie al passaparola. Una decina di persone almeno fino ad ora identificate dai carabinieri della stazione di Serra Riccò e che saranno denunciate per il reato di incauto acquisto o ricettazione. Perché ben consapevoli di acquistare il carburante in maniera illegale. I distributori di benzina, invece - precisazione assolutamente necessaria- non sono oggetto di alcuna contestazione. Dal momento che non erano assolutamente a conoscenza del fatto che le carte carburante utilizzate fossero provento di furti. Andrea R., accusato di furto aggravato più utilizzo indebito di carte di credito, è stato arrestato ieri mattina su ordine di custodia cautelare chiesto dal pubblico ministero Daniela Pischetola. Il giudice Ferdinando Baldini ha disposto gli arresti domiciliari. All’ex impiegato vengono contestati almeno una dozzina di furti di tessere carburante. Tutti concentrati tra aprile, maggio e giugno. Il modus operandi era piuttosto consolidato.

 

Nel senso che Andrea R. come ex dipendente conosceva l’esatta collocazione del luogo dove i colleghi lasciavano le tessere carburante. E di sera utilizzando chiavi clonate le andava a prelevare. Con la tessera in mano contattava quindi i clienti e gli proponeva l’acquisto di benzina illegale a prezzi vantaggiosi. Dopo aver venduto più carburante possibile rimetteva le tessere nei luoghi dove le aveva trovate in precedenza. A effetturare le indagini sono stati i carabinieri della compagnia di Sampierdarena, diretti dal capitano Antonio Villano e Antonio Muscolino.

 

 

Fonte: ILSECOLOXIX - GENOVA

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