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25 Mag 2020

Passa il primo ATF di Trieste: Piattaforma Logistica pronta per i container

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Il fronte di accosto avanzerà di 35 metri per ‘intercettare’ fondali più profondi.

 

Un altro step della trasformazione della parte orientale del porto di Trieste si è compiuto.

 

La Regione, infatti, ultimo degli enti chiamati a pronunciarsi (dopo i Comuni interessati e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), ha reso noto di aver approvato il primo dei due adeguamenti tecnici funzionali proposti nel 2019 dall’Autorità di Sistema Portuale dello scalo giuliano. Si tratta della procedura atta a variare il Piano Regolatore Portuale laddove non si tratti di modifiche sostanziali.

 

Nel caso di specie (qui la delibera dell’AdSP del febbraio 2019) l’ATF consentirà, come ha spiegato la nota della Regione, “l'avanzamento di 35 metri verso il mare del fronte di accosto della banchina in modo da raggiungere la profondità di fondale (15 m sul livello marino medio) necessaria all'ormeggio delle grandi navi portacontainer di ultima generazione”.

 

L’espressione è un po’ enfatica – anche perché l’accosto non supererà i 300 metri di lunghezza – ma è un fatto che l’iniziativa si sposi sia con la natura multipurpose prevista per lo specifico progetto della Piattaforma Logistica (pensata per la movimentazione di merci varie senza escludere, in via complementare, i container) che con i piani futuri dell’AdSP per l’intera, più ampia area, il cosiddetto Settore IV che ricomprende Arsenale San Marco, Scalo Legnami, Piattaforma Logistica, Molo VIII ed area della Ferriera di Servola. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: SHIP2SHORE

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