News

22 Mag 2025

Tassa UE da 2 euro sui piccoli pacchi extra UE: la proposta di Bruxelles contro l’e-commerce low cost

 

La Commissione Europea punta a riequilibrare il mercato con una tassa sui pacchi di valore inferiore a 150 euro.

 

La Commissione Europea ha presentato una proposta destinata a cambiare profondamente le regole del commercio online internazionale. Si tratta di una tassa fissa di 2 euro per ogni pacco di piccolo valore importato da Paesi extra UE, che sarà applicata principalmente alle spedizioni provenienti dalla Cina e da altri mercati asiatici. L’annuncio è stato fatto dal Commissario europeo per il Commercio, Maroš Šefčovič, che ha specificato come l’onere ricadrà formalmente sulle piattaforme e-commerce. Tuttavia, è altamente probabile che i marketplace trasferiscano questo costo ai consumatori, soprattutto considerati i margini ridotti di molti prodotti.

 

Obiettivo della tassa: concorrenza leale e controlli doganali più forti

 

L’obiettivo dichiarato della tassa è duplice: da un lato ristabilire condizioni di concorrenza più eque per le aziende europee, oggi penalizzate dalla mole di prodotti a basso costo che entrano nel mercato senza dazi; dall’altro, rafforzare i controlli doganali, messi in crisi da un flusso crescente di pacchi di piccolo valore. Nel 2024 sono stati circa 4,6 miliardi i pacchi sotto i 150 euro spediti verso l’Unione Europea, il 91% dei quali provenienti dalla Cina. Shein, Aliexpress e Temu risultano tra i principali responsabili di questo volume straordinario di spedizioni. Il gettito della nuova tassa sarà in parte destinato a sostenere le autorità doganali, mentre una quota importante sarà impiegata per integrare il bilancio dell’UE, con entrate annue stimate nell’ordine dei miliardi.

 

Francia in prima linea: “Non basta, servono regole più stringenti”

 

La proposta di Bruxelles ha trovato il forte appoggio della Francia, da tempo favorevole a una revisione delle politiche commerciali europee. Il ministro dell’Economia francese, Eric Lombard, ha sottolineato come l’ondata di pacchi a basso valore provenienti dall’Asia rappresenti un problema non solo economico ma anche etico e ambientale. Lombard ha espresso preoccupazioni sulla mancanza di trasparenza relativa alla produzione di molti di questi beni, spesso legata a condizioni di lavoro inaccettabili. Ha poi denunciato l’impatto ambientale del traffico aereo notturno che collega l’Asia all’Europa e ha messo in dubbio la sicurezza dei prodotti acquistati online, che talvolta non rispettano gli standard europei. Per il ministro, la tassa da 2 euro potrebbe non essere sufficiente e sarebbe necessario abbassare la soglia di esenzione dei dazi, oggi fissata a 150 euro, oltre a estendere l’applicazione dell’IVA anche ai prodotti di valore molto contenuto.

 

Il futuro dell’e-commerce in Europa passa da Bruxelles

 

La proposta della Commissione rappresenta una svolta nel modo in cui l’Europa intende regolare l’e-commerce internazionale. Si tratta di una misura pensata per proteggere il mercato unico, promuovere una concorrenza leale e garantire maggiori entrate fiscali. Allo stesso tempo, la sua introduzione potrebbe segnare un punto di svolta per i consumatori, che si troveranno probabilmente a pagare di più per molti acquisti di uso quotidiano. Il dibattito è aperto e coinvolge numerosi Stati membri: l’esito delle prossime discussioni in sede europea determinerà l’effettiva portata e l’impatto di questa nuova tassa sulle importazioni extra UE.

 

Fonte: DDAY.IT

ERF
GEP Informatica
Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
Logistica Integrata
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
SOS Logistica
TN Trasporto Notizie