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26 Mag 2025
È allerta lungo le coste del Kerala, in India, dove la nave cargo MSC ELSA-3, battente bandiera liberiana, si è ribaltata nel Mar Arabico, a circa 70 chilometri da Kochi. A bordo si trovavano 640 container, di cui alcuni contenenti sostanze pericolose. Fortunatamente, i 24 membri dell’equipaggio – originari di Georgia, Russia, Ucraina e Filippine – sono stati tutti salvati. Tuttavia, la situazione rischia di evolvere in un grave disastro ambientale, a causa del contenuto dei container.
Rischio ambientale: petrolio, carburo di calcio e materiali pericolosi
Secondo quanto comunicato dal Ministero della Difesa indiano, 13 container trasportavano prodotti pericolosi, inclusi 12 con carburo di calcio e 370 tonnellate di diesel e petrolio. Le autorità locali temono una possibile contaminazione del mare e delle spiagge. Il Centro Nazionale Ocean Information Services (INCOIS) ha avvertito che la chiazza di petrolio potrebbe raggiungere la costa entro 48 ore, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’ecosistema marino.
Misure preventive e allarme alla popolazione
Il governo del Kerala ha invitato i pescatori a evitare la zona dell'incidente e ha chiesto alla popolazione di non toccare materiali o detriti trasportati a riva. Le autorità sono in stato di massima allerta per contenere l’impatto ambientale, ma il rischio di un disastro ambientale di vasta portata resta concreto. L’episodio mette in evidenza ancora una volta la fragilità degli ecosistemi marini e l’urgenza di strategie di prevenzione in caso di incidenti marittimi.
Fonte: RAINEWS