News

31 Lug 2018

Economia blu: urge un legame più stretto fra industria e logistica

Economia-blu_LOGISTICA

 

Necessario fare sistema per intercettare gli importanti flussi marittimi del Mediterraneo.

 

La regione del Mediterraneo, che da sola vanta oltre 450 porti e terminal, rappresenta il 30% del commercio marittimo mondiale per volume. Il traffico container dell’area continua a crescere: i primi 30 porti mediterranei hanno superato i 50 milioni di TEUs.
Dal quinto rapporto annuale di Srm, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, che suddivide in geo-mappe la presenza dei flussi navali sia a livello globale che nel Mediterraneo, emergono i fenomeni che attestano la maggiore centralità dell’area mediterranea nello scenario geo-politico marittimo, inteso quale snodo centrale, attraversato dalle più importanti rotte mondiali.

 

I porti del Mezzogiorno rappresentano il 50% circa del traffico marittimo di merci italiano con il Sud Italia, fondamentale via di passaggio che gode di un posizionamento geografico importante.

 

Dal rapporto si evince che ben 19 porti mediterranei hanno superato il milione di TEU con una crescita favorevole al ruolo degli scali rispetto al Nord europa nel mercato container. Dal 2008 il Nord Europa ha infatti perso 6 punti percentuali (per una quota di mercato del 40%), mentre il Med ne ha guadagnati 5. Dall’analisi degli indicatori, emerge inoltre che l’Italia si sarebbe agganciata alla crescita degli scambi globali con un import export via mare che supera i 240 miliardi di euro, per una crescita media annua del 5,2%.
In tutto ciò, le imprese del Mezzogiorno realizzano il 63% del loro import export via mare per un totale di 52,5 miliardi di euro ed i porti del Sud, avvantaggiati per via naturale, ne rappresentano un’enorme risorsa. Per avere chiara la dimensione di quanto possa essere strategico l’intero comparto, basti pensare al fatto che più di 1/3 del valore aggiunto italiano dell’economia blu è prodotto nel Sud e 2/3 dell’interscambio generato dalle imprese del territorio è trasportato via mare.

 

Le politiche europee sanno bene quanto il trasporto marittimo sia un settore chiave dell’economia, capace di dare un contributo determinante per la crescita dei territori. E l’Italia, grazie alla sua peculiare conformazione geografica, potrebbe avere un ruolo ancor più determinante rispetto ad altri paesi europei. Ciò che occorre oggi è però una politica che si concentri sui porti, nei quali è necessario valorizzare gli insediamenti imprenditoriali e gli investimenti, capaci di rendere trainanti i settori di punta dell’economia italiana e soprattutto meridionale.

 

Per molto tempo in Italia si è pensato ad industria e logistica in maniera slegata, attuando politiche poco integrate, se non disgiunte. Oggi, l’occasione di fare diversamente viene offerta dall’economia blu: porti, interporti, aeroporti ed imprese legati a doppio filo alla necessità di innovazione e di proiezione internazionale. Mezzogiorno in prima fila, con le sue filiere d’eccellenza.

 

Ciò di cui avrebbe bisogno l’Italia è un sistema logistico portuale efficiente e soprattutto agganciato alle rotte del commercio mondiale, che segua le dinamiche di crescita globali, senza rimanere isolato. I dati parlano chiaro. Gli scambi via mare sono incrementati del 2,6% raggiungendo quota 10miliardi di tonnellate con un tasso di crescita dell’1,8% rispetto allo scorso anno e le stime di lungo periodo prevedono per i prossimi 5 anni un incremento medio annuo del 3,2%.

 

Un trend che però necessita di stabilità, perché l’aumento dei volumi degli scambi via mare è solamente un punto di partenza e non può essere un traguardo.
Oggi più di ieri, è necessario ripensare a una logistica di sistema che sia capace di rendere strutturale questo dinamismo, scommettendo sulla realizzazione di un legame più stretto fra industria e logistica e sui flussi marittimi che si muovono nel Mediterraneo e che vanno intercettati.
Creare le condizioni per accrescere la produttività da un lato, ma anche per difenderli dall’avanzata della potenza cinese. Solo un legame più stretto fra industria, logistica e porti può rendere possibile tutto questo.

 

 

Fonte: TCE MAGAZINE

GEP Informatica
Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
Logistica Integrata
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
SOS Logistica
TN Trasporto Notizie