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22 Mag 2025
Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza la proposta di semplificazione del Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (CBAM), noto come “carbon tax europea”, con l’obiettivo di ridurre gli oneri burocratici per le piccole imprese senza compromettere l’efficacia dello strumento. Il testo, elaborato dall’eurodeputato Antonio Decaro, ha ricevuto 564 voti favorevoli, con solo 20 contrari e 12 astenuti, ed è stato discusso nella mini-plenaria svoltasi a Bruxelles.
La proposta, presentata dalla Commissione Europea all’interno del pacchetto Omnibus, prevede una soglia di esenzione fissata a 50 tonnellate di prodotto importato all’anno. Questo significa che le aziende che rientrano in questo limite, escluse quelle che importano elettricità o idrogeno, non saranno tenute ad acquistare certificati di carbonio per le loro importazioni. Secondo i calcoli della Commissione, questa misura permetterà di esentare il 90% degli importatori, garantendo comunque la copertura del 99% delle emissioni complessive di CO2 legate alle merci in arrivo da Paesi terzi, in particolare ferro, acciaio, cemento, alluminio e fertilizzanti.
Il commento di Antonio Decaro: semplificare senza indebolire il CBAM
Il relatore del provvedimento, Antonio Decaro, ha sottolineato che il CBAM rappresenta uno strumento essenziale per evitare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e incentivare politiche climatiche efficaci anche al di fuori dell’Unione Europea. Decaro ha ribadito come la semplificazione della carbon tax proposta non comprometta il funzionamento del meccanismo, ma anzi fornisca maggiore certezza giuridica agli operatori coinvolti nel commercio internazionale.
Secondo l’eurodeputato, l’approccio adottato dall’Eurocamera permette di tutelare le PMI, semplificare le procedure doganali e allo stesso tempo rafforzare l'impatto ambientale del CBAM. Il provvedimento, che gode di ampio consenso tra i gruppi politici europei, è stato accolto positivamente anche dalla maggioranza dei rappresentanti italiani, ad eccezione di alcuni deputati della Lega che si sono astenuti.
Prossimi passi: il Consiglio UE deciderà il 27 maggio
Dopo il via libera del Parlamento europeo, la palla passa ora al Consiglio dell’Unione Europea, che dovrà esprimersi ufficialmente il prossimo 27 maggio in occasione del Consiglio Affari Generali. L’approvazione definitiva da parte degli Stati membri è fondamentale per rendere operativa la nuova soglia di esenzione e avviare la fase applicativa del meccanismo riformato.
La semplificazione della carbon tax europea rappresenta un equilibrio tra tutela del clima e competitività economica, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni. Bruxelles punta a mantenere alta l’ambizione climatica, evitando però di penalizzare gli operatori meno strutturati del mercato.
Fonte: ANSA